I Centri Nazionali sono aggregazioni di università, enti, organismi pubblici e privati di ricerca, imprese presenti e distribuite sull’intero territorio nazionale, organizzati con una struttura di governance di tipo “Hub & Spoke”, in cui l’Hub centrale svolge attività di gestione e coordinamento e gli Spoke satelliti quelle di ricerca.
In Italia sono stati istituiti dal Ministero dell’Università e della Ricerca – MUR cinque Centri Nazionali, dedicati ad altrettante aree, individuate come strategiche per lo sviluppo del Paese e finanziati dal PNRR:
- Simulazioni, calcolo e analisi dei dati ad alte prestazioni
- Agritech
- Mobilità sostenibile
- Biodiversità
- Sviluppo di terapia genica e farmaci con tecnologia a RNA
L’obiettivo dei Centri Nazionali è quello di contribuire alla creazione o al rinnovamento di infrastrutture e laboratori, così come alla realizzazione e allo sviluppo di programmi e attività di ricerca, al fine di favorire la nascita e la crescita di iniziative imprenditoriali a elevato contenuto tecnologico, quali start-up innovative e spin off, e valorizzare i risultati della ricerca.
I Centri Nazionali sono nati grazie a uno stanziamento complessivo di 1,6 miliardi di euro, previsto dall’Investimento 1.4 del PNRR “Potenziamento strutture di ricerca e creazione di campioni nazionali di R&S”, nell’ambito della Missione 4 dedicata a “Istruzione e Ricerca” e, nello specifico, della Componente 2.1 “Rafforzamento della ricerca e diffusione di modelli innovativi per la ricerca di base e applicata condotta in sinergia tra università e imprese”.
Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile
Il MOST - Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, che ha ricevuto un finanziamento PNRR di 319,9 milioni di euro, è nato per creare filiere di ricerca e innovazione nel settore della mobilità e, in particolare, per rendere il sistema più “green” e più “digitale”.
Si tratta di una Fondazione, con sede nel capoluogo lombardo, che ha come soggetto proponente il Politecnico di Milano e in cui hanno investito e collaborano 24 grandi imprese, il Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR, 24 rinomate università e oltre 1200 ricercatori.
MOST ha la missione di incentivare e supportare lo sviluppo di soluzioni moderne, sostenibili e inclusive per un nuovo modello di mobilità.
Tra le principali discipline di cui si occupa ci sono:
- mobilità aerea
- veicoli leggeri e mobilità attiva
- trasporto per vie d’acqua
- ferroviario
- nuovi carburanti
Anche il MOST è strutturato secondo il modello “Hub&Spoke” già illustrato e prevede, attorno all’Hub che fa da perno e definisce le linee strategiche, 14 Spoke che sviluppano programmi di ricerca ad elevato contenuto tecnologico, proponendo soluzioni vicine alle esigenze del mercato tramite tecnologie strategiche a medio e a lungo termine.
All’interno di questo sistema, gli Spoke Leader trovano sede presso università e centri di ricerca e sono distribuiti su 13 regioni italiane, coprendo l’intero territorio nazionale.
Per una panoramica sugli obiettivi di MOST guarda la video intervista alla professoressa Mara Tanelli, docente di Automatica al Politecnico di Milano: “Ecco il MOST, per una mobilità sostenibile e inclusiva”.
Veicoli leggeri e mobilità attiva: il ruolo dell’Università di Bergamo
L’Università degli Studi di Bergamo, a titolo esemplificativo, è Spoke Leader dello Spoke 5 del MOST, dedicato a “Light Vehicle and Active Mobility”.
Il focus di questa linea di ricerca è rivolto ai veicoli intelligenti a pedalata assistita, progettati per rendere la guida più sicura ed efficace. Le attività di indagine condotte mirano anche a rendere le infrastrutture circostanti "smart", per favorire la comunicazione tra veicoli e infrastrutture, oltre che fornire informazioni in tempo reale sullo stato delle strade, sui pericoli, sull'inquinamento e sul rumore.
Scopri di più sulle attività dell’ateneo di Bergamo nell’ambito del MOST, guarda la video intervista al professor Paolo Malighetti “Mobilità, l’innovazione passa dalle bici elettriche”.
Proprio all’interno dello Spoke 5 si inserisce una delle iniziative flagship del MOST, ossia il progetto EcoBike, che promuove la mobilità sostenibile incentivando l’utilizzo di bici ed e-bike in quanto mezzi di trasporto, ma anche strumenti capace di favorire uno stile di vita orientato al benessere.
Lo Smart Bike Park di Brescia
Nell’ambito di EcoBike è stato recentemente inaugurato a Brescia, nell’area del centro sportivo Abba-Tartaglia, il primo Smart Bike Park della città, iniziativa che ha coinvolto l’Università degli Studi di Brescia e l’Università degli Studi di Bergamo, il Politecnico di Bari e l’azienda Vaimoo.
La nuova struttura, che offre percorsi con trampolini e curve paraboliche per una lunghezza di circa un chilometro, è gestita dal Centro Universitario Sportivo - Cus Brescia che, attraverso eventi e corsi rivolti a bambini e adulti, contribuirà a promuovere l’uso della bicicletta.
Ma lo Smart Bike Park è soprattutto un importante living lab di ricerca per la sperimentazione di tecnologie innovative, quali:
- sensori wearable per tracciare aspetti biometrici
- droni ultraleggeriper monitorare in tempo reale i percorsi, analizzando caratteristiche come sicurezza e comfort
- sistemi di ricarica fotovoltaica per e-bike controllati da remoto
Uno dei principali obiettivi del progetto è, infatti, quello di testare soluzioni tecnologiche innovative e creare modelli di smart-mobility efficaci e adottabili anche in altri contesti.