Il Ministero della Salute, insieme al Mef e al Ministero per le Disabilità, ha predisposto il decreto che definisce le prestazioni di telemedicina per gli anziani con cronicità.
Il testo prevede una sperimentazione di 18 mesi, la suddivisione del territorio in tre macroaree (Nord, Centro, Sud) e l’individuazione di progetti pilota da parte di Agenas, per almeno 50.000 anziani coinvolti.
Il decreto, che ora dovrà essere approvato in Conferenza Unificata, attua quanto previsto dall’art. 9 del DLgs 15 marzo 2024, n. 29.
Il focus è chiaro: identificare le prestazioni sanitarie erogabili in telemedicina destinate in via prioritaria alle persone “grandi anziane” - e dunque dagli 80 anni in su - con almeno una patologia cronica, perseguendo l’obiettivo PNRR M6C1-9 di assistere almeno 300.000 cittadini entro la fine del 2025.
La sperimentazione nazionale nasce nell’ambito della Missione 6, Componente 2, Investimento 1.2.3 del PNRR, a cui il decreto destina 150 milioni di euro.
Il finanziamento sarà calcolato su base di un costo unitario standard stabilito da Agenas. Parte dei fondi è destinata anche alle Asl coinvolte e alle attività di coordinamento.
L’investimento “Telemedicina” del PNRR ha come obiettivo quello di potenziare i servizi di monitoraggio a distanza e la presa in carico degli anziani con patologie croniche per garantire loro supporto domiciliare continuativo.