Effetti dell’infezione da COVID-19 sull’infiammazione e la fibrosi cardiaca. Modellizzazione in vitro

Progetto di ricerca industriale e sviluppo industriale iniziato il 30/04/2020 e concluso entro il 31/10/2020. ll progetto ha indagato effetto citopatico, proinfiammatorio e profibrotico del virus del COVID sullo stroma cardiaco. Gli esperimenti e le analisi bioinformatiche delle librerie di espressione genica nelle cellule infettate con il SARS-CoV-2 e le librerie relative alle cellule esposte alla tempesta citochinica hanno evidenziato, un chiaro quadro patofisiologico del danno cardiaco indotto dal SARS-CoV-2 nei pazienti. Per maggiori approfondimenti: https://www.pre-venzione-cardiovascolare.it/le-relazioni-fra-covid-e-malattie-cardiovascolari - rivista on-line Salute (https://salute.globalist.it/ricerca/2020/08/17/covid-19-e-malattie-cardiache-ecco-il-punto-della-ricerca-italiana-2063263.html). I risultati scientifici sono stati pubblicati in forma preprint sulla rivista MedxRiv (https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2020.11.06.20226423v1) e sono attualmente in considerazione per la pubblicazione in una rivista peer review con alto ‘impact factor’.

INDAGINI – COMPLEMENTARIETA’, RICADUTE - Il progetto ha attivato un’integrazione ottimale tra le competenze complementari dei diversi partner e all’ interno del team di lavoro, nei quali si sono integrate competenze di biologia cellulare, biologia molecolare, virologia e bioingegneria.  Il progetto Cardio-COV continuerà anche dopo la fine del periodo di finanziamento. E’ infatti necessario integrare le conoscenze sulla risposta delle cellule stromali cardiache al virus attraverso la finalizzazione delle analisi di genomica funzionali a sostegno dei risultati maturati ed esposti nel presente documento Il progetto Cardio-COV è stato finanziato dal Bando COVID – linea 2 nell’ambito dell’Asse I del POR FESR 2014-2020 di Regione Lombardia, che è stato lanciato nel 2020 e ha ricevuto un contributo di oltre 0,215 milioni di euro su un valore complessivo di investimenti di oltre 0,5 milioni di euro. Il Bando Covid di Regione Lombardia è stato lanciato e gestito completamente in smart working e in tempi brevi sia per la valutazione che per la realizzazione dei progetti (6 mesi) e sul bando sono state erogate risorse per euro   6.372.798,11 a 81 partner beneficiari (di cui 31 imprese per complessivi contributi erogati pari a circa 2,517 ML euro) mentre ai 50 organismi di ricerca è stato erogato quasi euro 3,86 milioni di euro. Tutti i 20 progetti finanziati da Regione Lombardia, le cui attività si sono concluse il 30/10/2020, hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, quasi la metà dei progetti ha realizzato prototipi funzionanti delle soluzioni innovative indagate; 5 progetti hanno deposito brevetti italiani o internazionali; un progetto ha ampliato le librerie anticorpali; alcuni progetti hanno rilevato proprietà farmacologiche nuove che potranno aprire la strada a possibili sviluppi industriali innovativi per fronteggiare future epidemie. In generale i risultati di tutti i progetti sono stati pubblicati in riviste scientifiche nazionali o internazionali e sono state diffuse anche ai non addetti ai lavori le conoscenze acquisite e le informazioni che potranno permettere di realizzare test e tamponi sempre più precisi e rapidi, dispositivi portatili per rilevare su qualsiasi superficie il virus Covid-19, studiare l’efficacia dei farmaci, aumentare la capacità di diagnosi e la caratterizzazione della risposta immunitaria protettiva in pazienti affetti da COVID-19, effettuare prevenzione e monitoraggio più efficace tramite piattaforme basate sull’intelligenza artificiale e attivare percorsi innovativi di assistenza domiciliare per i pazienti fragili affetti da Covid.

Il test di PCR digitale messo a punto nel corso del progetto per verificare la produzione di particelle virali nel supernatante di coltura delle cellule infettate è stato applicato anche per la diagnosi di infezione SARS-CoV-2 in pazienti con bassa replicazione del virus nelle vie aree superiori. Questa nuova soluzione consentirà di attuare una strategia di screening di secondo livello per diagnosticare l’infezione da SARS-CoV-2.

Il progetto intende sviluppare attività nell’ambito dell’area di specializzazione scienza della vita in particolare aumentando le conoscenze nell’ambito di studi di virologia.

Il progetto contribuisce all’obiettivo 3 “salute e benessere” dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile “3.b Sostenere la ricerca e lo sviluppo di vaccini e farmaci per le malattie trasmissibili e non trasmissibili che colpiscono soprattutto i paesi in via di sviluppo, fornire l'accesso ai farmaci essenziali e ai vaccini a prezzi accessibili, in conformità con la Dichiarazione di Doha sull'Accordo TRIPSe la salute pubblica, che afferma il diritto dei paesi in via di sviluppo ad utilizzare appieno le disposizioni dell'accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale in materia di flessibilità per proteggere la salute pubblica e, in particolare, di fornire l'accesso ai farmaci per tutti”.