08 ottobre 2020
Un’esperienza dalla Spagna sulla cura dei pazienti oncologici in tempi di Coronavirus
Dal 14 marzo 2020, giorno in cui è stato dichiarato lo stato di allarme in Spagna e iniziato il lockdown, Covid-19 ha cambiato il modo di curare i pazienti oncologici. Raul Cordoba, un medico che a Madrid assiste questo tipo di pazienti, racconta l’esperienza dell’istituto in cui lavoro e di come hanno erogato le cure ai malati di tumore e le strategie adottate per mitigare il rischio di contagio.
In particolare sono state implementate quattro strategie di telemedicina: è stato attivato un portale per i pazienti per mantenere i contatti con il team medico; è stato predisposto un questionario per valutare i sintomi presentati a livello di malattia tumorale e Covid al fine di dare completezza alle consultazioni telematiche; ai pazienti è stato dato accesso ad un programma relativo ai risultati riportati dai pazienti stessi al fine di monitorare il benessere generale e fornire una cura paziente-centrica; avvio di un sistema di somministrazione di farmaci a casa.
FONTE: https://www.thelancet.com/journals/lanhae/article/PIIS2352-3026(20)30259-3/fulltext
AUTORE: Raul Cordoba - The Lancet
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Vittorio Romano Zaccaria
09/10/2020 alle 12:50
Già ma per le altre malattie non si fa proprio nulla! A me da l'impressione che ogni volta che capita un ammalato che muore per una malattia qualsiasi, si dice che è morto di Covid-19, perchè stranamente nonb si parla più di decessi per tumore, cuore oppure altra patologia.
Io nel mio piccolo ( sic ) il 5 ottobre scorso ho scoperto che sono in pericolo di vita per TVP con D-Dimero 1533 > ma nessun medico vuole farmi il piano terapeutico per curarmi. Sono sicuro che sperano che muoia per poi dire è morto per Covid-19 é necessario un nuovo Lock - down!