La scienza non può sostituire le scelte politiche tra obiettivi concorrenti né sostituire la necessità di un giudizio sfumato sulla natura multiforme di problemi specifici
Negli ultimi anni, le democrazie occidentali hanno subito una dannosa erosione della fiducia nelle competenze scientifiche.
Mentre le teorie del complotto online e i fatti alternativi promossi dai demagoghi carismatici sono in parte responsabili, alcune critiche sono attribuite al modo ingenuo in cui i governi applicano i dati scientifici alle questioni politiche, scrive Richard Bronk, docente di economia politica alla LSE.