02 settembre 2021
I principali fattori critici per l’operatività all’estero durante la pandemia sono stati la mobilità internazionale, il calo degli ordinativi e i rincari dei prezzi delle materie prime. Questi i principali risultati emersi dall’Indagine realizzata su un campione di oltre 1200 imprese lombarde associate.
La quasi totalità delle imprese manifatturiere lombarde presenti sui mercati esteri prediligono l’export rispetto ad altre forme di internazionalizzazione come la scelta di avere sedi commerciali o produttive. Inoltre, il 45% del fatturato è realizzato all’estero ma nel 2020 il 55% delle imprese ha subito una diminuzione dei ricavi.
Il Covid-19 ha invitato a un potenziale ripensamento delle ‘supply chain’ in futuro: infatti, mentre il 67% delle imprese rispondenti ha mantenuto invariati composizione e numero dei propri fornitori nel 2020, ben il 25% delle imprese ha intenzione di modificarli nel prossimo anno; Tra le imprese che hanno cambiato fornitori esteri, principalmente l’attenzione è rivolta a Paesi Ue.
AUTORE: Confindustria Lombardia, Assolombarda, SACE, ITA Trade Agency e ISPI
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