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    QS World University Rankings, il Politecnico di Milano tra i 150 atenei top al mondo

    Per il quinto anno primato a livello nazionale. L’Italia il settimo Paese più rappresentato

    di Redazione Open Innovation | 20/06/2019

La nuova edizione della prestigiosa classica QS World University Rankings 2020 - una mappa ragionata di ben mille atenei in tutto il mondo - vede il Politecnico di Milano entrare per la prima volta nella fascia alta delle prime 150 istituzioni, al vertice delle quali si trova per l’ottavo anno consecutivo il MIT di Boston.  Sei i parametri presi in esame: research impact, academic standing, internationalization, student/staff ratio, graduate employability, teaching capacity.

Il risultato segnala la crescita per l’ateneo lombardo, che scala sette posizioni, si piazza 149° e allo stesso tempo si conferma primo tra le 34 università italiane segnalate. 

A far decollare il Politecnico milanese sono in particolare l’Employer Reputation ovvero la qualità dei laureati, che lo vede al 61° posto al mondo; e l’Academic Reputation, per cui risulta 119° posto nel mondo, due posizioni in più rispetto allo scorso anno.

Bene anche l’apprezzamento della comunità accademica internazionale e la reputazione aziendale, il PoliMi ottiene poi il primato italiano per la proporzione di studenti internazionali (269° posto) e di docenti internazionali (364°posto).

 

Il vicepresidente di Regione Lombardia: “Sono tante le collaborazioni in corso tra Regione Lombardia e Politecnico. Investiamo sulle nostre eccellenze”.

“Un passo in avanti per la città di Milano e per il territorio lombardo”, e anche “un traguardo storico che è stato possibile raggiungere grazie alla sfida internazionale che da anni stiamo affrontando”: così il Politecnico ha commentato il risultato, coronamento di un percorso di continua ascesa rispetto alla 187esima posizione del 2015.

 

“Il Politecnico di Milano tra le migliori università al mondo. Un risultato che ci rende estremamente orgogliosi - ha sottolineato il vicepresidente di Regione Lombardia e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala - e che ci spinge ad investire ancora di più per rendere il nostro sistema uno dei più competitivi a livello internazionale. Sono tante le collaborazioni in corso tra Regione Lombardia e Politecnico. Abbiamo ad esempio stanziato 3 milioni di euro per la riqualificazione dei gasometri dell’ex area goccia per creare uno dei più importanti incubatori di impresa - ha aggiunto Sala -, 2 milioni di euro per un innovativo simulatore di guida o ancora 5 milioni di euro per il nuovo campus. Investiamo sulle nostre eccellenze” ha concluso.

La performance italiana

Per quel che riguarda l’Italia nel suo complesso, con 34 università classificate in questa edizione risulta il 7° paese più rappresentato al mondo, il 3° dell’Unione Europea: dopo il Regno Unito (84) e la Germania (47), ma prima di Francia (31) e Spagna (27).

Un segnale di vitalità del mondo accademico e della ricerca nostrano, sottolineato anche dal commento degli stessi promotori della classifica, secondo cui “l’Italia possiede eccellenze universitarie straordinarie”. Da segnalare, tra l’altro, la performance dell’università Bocconi che si piazza al 70° posto per Employer Reputation, sebbene non compaia nella classifica globale essendo considerata una università specialistica. 

Tornando al livello internazionale, il podio si rivela tutto a stelle e strisce: al Massachusetts Institute of Technology, migliore università al mondo, seguono Stanford University e Harvard, terza classificata. Al quarto posto invece si trova il primo ateneo europeo ovvero Oxford, la migliore università dell’Europa continentale è il Politecnico di Zurigo (ETH), che scala posizioni fino al sesto posto. 

La metodologia

La classifica si basa sull’opinione espressa da 94 mila docenti, accademici e ricercatori e da 44 mila manager e direttori delle risorse umane. Offre poi l’analisi di oltre 11 milioni di pubblicazioni scientifiche, e di 100 milioni di citazioni. Lo scorso anno, il QS World University Rankings è stato consultato da oltre 70 milioni di studenti.

 

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