Un’idea antispreco, che cresce e diventa strumento di promozione turistica, oltre che emblema di un’alleanza virtuosa sul territorio.
Si può descrivere così l’evoluzione di un bel progetto di economia circolare di Confcommercio Como, quello della Bread Beer Lago di Como: birra prodotta a partire dal pane invenduto di esercenti associati, che in breve tempo si è affermata come un prodotto locale tipico, apprezzato e ricercato.
Il progetto Bread Beer Lago di Como è ora presentato su Lombardia 2030, la sezione di questa piattaforma dedicata alle iniziative che sul territorio realizzano i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.
“Non è la prima iniziativa dell’associazione su temi ambientali e sostenibilità”, sottolinea Stefania Somaini di Confcommercio Como: l’associazione maggiormente rappresentativa delle attività del Commercio, del Turismo, dei Servizi della provincia di Como in passato aveva promosso ad esempio l’attenzione all’impatto zero, una campagna sull’uso responsabile dei sacchetti di plastica, il riuso degli asciugamani nelle strutture ricettive, zone plastic free, l’utilizzo di posaceneri ecologici per ridurre i 72 metri cubi di mozziconi di sigarette che secondo una stima finiscono nello splendido lago.
Un’idea diversa, per reagire alla pandemia
L’esplosione della pandemia nel 2020 e i suoi strascichi sull’economia locale suggeriscono però al Direttore di Confcommercio Como, Graziano Monetti di fare un passo in più, con un’idea originale capace di coinvolgere in modo attivo gli associati. In autunno dunque Confcommercio Como contatta una startup piemontese, Biova, che già ha sperimentato l’idea di ‘dare una seconda vita’ al pane invenduto.
E in effetti, dalla fermentazione e lavorazione di 150 chili di pane invenduto - raccolto rigorosamente da panettieri del territorio - lo stabilimento comasco a cui la startup si appoggia arriva a sostituire dal 30% al 50% di malto d’orzo e a produrre ben 2.500 litri di birra, che poi vuol dire oltre 7.500 bottiglie da 33 cl. Un passaggio che evita tra l’altro l’immissione nell’ambiente di 1.365 kg di CO2.
Il legame con il territorio
E qui arriva l’accortezza in più. Intanto, la cura di un’etichetta che valorizza la Bread Beer puntando anche sul suo essere prodotto del territorio, letteralmente a chilometro zero. Ma soprattutto, il coinvolgimento del Centro di Formazione Professionale di Como CFP, ai cui allievi Confcommercio Como chiede di preparare una serie di ricette con l’utilizzo di prodotti - sempre del territorio - da abbinare proprio alla Bread Beer, per creare una sorta di “Aperitivo del Lago di Como”, esempio di gastronomia locale e sostenibile.
Il risultato è un successo “inaspettato anche per noi - ammette Somaini -: visto che il progetto prevede di coinvolgere i panificatori a rotazione, siamo partiti a febbraio con i primi cinque e abbiamo proposto ai nostri esercenti le prime 3.700 bottiglie di “Bread Beer Lago di Como” a Pasqua: le abbiamo esaurite in pochi giorni”.
“Questa birra ce l’hanno chiesta in tanti, prendendoci anche un po’ in contropiede visto che la prima produzione era quasi di prova, di soli 75 chili di pane - spiega dunque Somaini -. Ora contiamo di avere le prossime bottiglie nella prima metà di giugno: tra prima e seconda ‘cotta’ arriveremo a 12 mila Bread Beer Lago di Como”.
Un prodotto a Km 0, modello da esportare
L’altra scelta forte è in effetti è quella non puntare sulla grande distribuzione, ma solo sul circuito dei propri associati, che in provincia di Como comprendono 295 strutture ricettive e 768 pubblici esercizi, oltre a 59 panificatori.
Confcommercio Como fornisce dunque il loro elenco a tre distributori, che coprono altrettante zone della provincia e che poi si occupano di recapitare le bottiglie a bar, ristoranti, alberghi. La Bread Beer convince ovunque, dalla vendita nell’alimentari a quella nel bar dell’hotel a cinque stelle sul lago, magari insieme all’Aperitivo abbinato, con prezzo finale deciso dall’esercente.
“Abbiamo voluto enfatizzare l’idea di un prodotto diverso, frutto di un percorso di economia circolare ma anche dell’alleanza virtuosa con il CFP - sintetizza Somaini -, un prodotto insomma con una sua storia, che non si può trovare ovunque”. Senza contare - ultimo ma non meno importante - che “la Bread Beer Lago di Como è anche buona, con un retrogusto di sale davvero particolare”.
Visto poi che la quantità di pane necessaria per avviare la produzione è relativamente bassa, la speranza è che l’esperienza di Como “possa diventare un modello - conclude Somaini - anche per altre sedi di Confcommercio, infatti molte ci hanno già contattato”.
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