-
Storie di innovazione
Il test genetico contro la contraffazione alimentare
di Fabiana Cerrone | 03/08/2017
A seguito del mutamento delle abitudini alimentari della popolazione, la manipolazione del cibo è notevolmente aumentata e, con essa, la possibilità di frode alimentare. Secondo una ricerca effettuata da Oceana, che ha preso in considerazione il periodo tra il 2010 e il 2015, risulterebbe infatti un’incongruenza pari al 30% tra prodotti e informazioni dichiarate sull’etichetta degli stessi, mentre secondo i dati della Food and Drugs Administration, il 15% dei prodotti ittici presenti nella catena della grande distribuzione risulterebbero contraffatti (fonte: Corriere Innovazione ).
Per ovviare a tale problema è stato ideato dall’ IIT, in collaborazione con l’Università Bicocca di Milano, un innovativo test genetico da poter effettuare sui prodotti alimentari, in maniera veloce e a costi accessibili. Quelli già esistenti, infatti, consistono in sistemi centralizzati che richiedono il possesso di macchinari appositi e laboratori in grado di effettuare l’analisi, non sempre facilmente reperibili e comunque con tempi di attesa dei risultati di qualche giorno. Il test genetico ideato, di contro, consente di analizzare il cibo utilizzando i codici a barre genetici degli alimenti, che ne individuano indiscutibilmente la specie e restituire dei risultati leggibili anche da personale poco specializzato entro poco più di due ore, evitando in tal modo il deperimento del prodotto che si intende sottoporre ad analisi e scongiurare anche ingenti perdite economiche. Si tratta inoltre di un sistema molto accurato, in grado di rilevare anche il più basso tasso di presenza di sostanze estranee, grazie ad una tecnologia che sfrutta nanoparticelle di oro che vengono funzionalizzate in modo specifico col Dna, perché possano riconoscere una precisa sequenza genetica identificativa.
Il costo dello strumento di analisi è tra i 500 e i 1.000 euro e nel prossimo futuro potrebbe offrire la possibilità a produttori e distributori – ma anche e soprattutto ai consumatori – di evitare numerose frodi alimentari.
Vuoi essere sempre aggiornato?
Partecipa attivamente, accedi a Open Innovation