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L’Intelligenza Artificiale aiuterà i liutai a progettare i violini del futuro
Studio del Politecnico di Milano: una rete neurale può prevedere che suono produrrà il legno
di Redazione Open Innovation | 17/08/2021
Una rete neurale molto semplice è in grado di predire il comportamento vibratorio di tavole di violino, a partire da un numero limitato di parametri geometrici e meccanici della tavola stessa. Questa è la conclusione dello studio realizzato dai ricercatori del Musical Acoustics Lab del Politecnico di Milano, che sostanzialmente rende concreto l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale per prevedere il suono che produrrà un pezzo di legno una volta trasformato in una tavola di violino. E che forma dargli perché questa suoni al meglio.
Lo studio dal titolo “A Data-Driven Approach to Violinmaking”, pubblicato su Nature Scientific Reports, evidenzia come i violini siano oggetti estremamente complessi con una geometria particolare rappresentata in modo perfetto da alcuni modelli presenti nel Museo del Violino di Cremona. È da qui – in particolare da un modello efficiente della curvatura basato sul violino Messia di Stradivari - che i ricercatori hanno trovato l’ispirazione e sono stati in grado stati in grado di disegnare una tavola di violino con soli 35 parametri. Variandoli in modo casuale (per esempio raggio, posizione del centro delle circonferenze, bombatura, spessore ecc..) si è costruito al calcolatore un dataset di violini che comprende forme di violini storici così come forme mai usate nella liuteria. Queste forme di tavole costituiscono l’input della rete neurale.
Da qui si è poi determinato il comportamento acustico di ogni violino nel dataset grazie a strumentazioni molto avanzate. L’Intelligenza Artificiale diventa dunque uno strumento efficace nel sostenere l’arte dei liutai, che possono prevedere così come un dato pezzo di legno ‘suonerebbe’ se trasformato in una tavola.
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