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    Lecco, ecco la casa del futuro che semplifica la vita ad anziani e disabili

    La studia il CNR nell’ambito di un progetto co-finanziato dalla Regione

    di Redazione Open Innovation | 30/04/2019

La nuova frontiera della domotica sta nascendo al Campus di Lecco, nei laboratori dell’Istituto di sistemi di tecnologie industriali intelligenti per il manifatturiero (STIIMA) avanzato. Si tratta di una casa che riconosce automaticamente le persone che la abitano, grazie a sistemi ultratecnologici di autenticazione e che si regola in base alle loro esigenze.

Un risultato che può far pensare a un nuovo traguardo nelle dotazioni per abitazioni di alta gamma, ma in realtà lo scopo della ricerca - finanziata dalla Regione Lombardia - è soprattutto quello di rendere la vita più facile ad anziani e disabili. Si pensi, ad esempio, alle esigenze di un non vedente o di una persona su sedia a rotelle.

Nel primo caso eventuali ostacoli potranno essere superati automaticamente al passaggio del residente, nel secondo gli ingombri bassi (ad esempio lo sportello del forno da cucina) scorreranno in modo diverso per adeguarsi alle diverse esigenze del proprietario. Le tecnologie studiate al CNR si spingono fino alla preparazione dei pasti: la casa “ricorderà” particolari bisogni dietetici, mentre i sensori sul pavimento memorizzeranno come cammina il soggetto. Ovviamente anche per chi non ha necessità particolari, la casa del futuro - come è stata ribattezzata - può rappresentare l’ultima frontiera delle dotazioni personalizzate in base alle proprie esigenze.

I progetti finanziati da Regione

La Regione Lombardia ha siglato con il CNR una serie di accordi quadro per sviluppare varie tecnologie. La casa del futuro ricade all’interno del progetto “Future Home for Future Communities”, che vede la realizzazione di un nuovo modello abitativo con l’implementazione di capacità assistenziale e riabilitativa orientata alla continuità della cura e finalizzata in particolare alla riabilitazione dei pazienti neurologici. Sono stati finanziati dieci istituti lombardi, per un contributo totale di 1 milione 425 mila euro.

All’avanguardia nello studio dell’interazione uomo-macchina

L’istituto STIIMA del CNR a Lecco incentra le proprie attività sullo sviluppo di metodologie, tecnologie e prototipi per la cooperazione uomo-macchina. Si occupa quindi di soluzioni scientifico/tecnologiche innovative per la riabilitazione neuromotoria, lo sviluppo di soluzioni scientifico-tecnologiche per il controllo di applicazioni hardware e software. Inoltre i quindici ricercatori che si trovano nella sede lecchese studiano lo sviluppo di soluzioni di realtà aumentata e realtà virtuale per l’interazione fisica sicura tra uomo e robot, sviluppo di device e tecnologie di tracking e interpretazione intuitiva del movimento e intenzioni umane, interfacce “cognitive” e “semantiche”. L’istituto (ex ITIA) si concentra completamente sul manifatturiero e collabora con diverse realtà dedicate alla riabilitazione.

Tutti i dettagli sono disponibili a questo link.

 

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