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    Lockdown, l’ESA fotografa l’inquinamento dimezzato sull’Europa

    Biossido di azoto, a Milano calo del 45% rispetto agli stessi giorni del 2019

    di Redazione Open Innovation | 21/04/2020

L’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, ha comunicato gli ultimi dati focalizzati sull’Europa e rilevati dal satellite Copernicus Sentinel-5P che evidenziano un calo vertiginoso, addirittura un dimezzamento, dei livelli di inquinamento nel periodo tra il 13 e il 23 marzo rispetto agli stessi giorni dell’anno precedente. È questo dunque uno degli effetti più marcati - e ora anche visibili - del lockdown causato dalla grave emergenza Covid-19 che ha colpito l’intero continente. Proprio i paesi che hanno ‘chiuso’ prima – Italia, Francia e Spagna - sono quelli dove l’aria è migliorata sensibilmente: a Parigi dal 13 aprile al 13 marzo c'è stato un calo del 54% dei livelli di biossido di azoto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A Milano, Roma e Madrid del 45% circa.

Il biossido di azoto è prodotto dalle centrali elettriche, dalle strutture industriali e anche dai veicoli in circolazione, con i riflessi sulla salute e sull’apparato respiratorio che ben si conoscono. Le concentrazioni di biossido di azoto sono dovute a numerosi fattori che certamente vedono una predominanza delle attività umane, ma anche a fattori metereologici.

Il satellite Copernicus Sentinel-5P lavora nell’ambito del programma Copernicus dell’Unione europea, finalizzato alla creazione di una capacità europea di osservazione della Terra. Gli scienziati del Royal Netherlands Meteorological Institute (Knmi) ricordano comunque che l’inquinamento atmosferico in Europa negli ultimi mesi e le mappe che mostrano le concentrazioni di biossido di azoto nell’arco di un mese presentano un margine di incertezza del 15%, frutto della variabilità meteorologica nei vari Paesi, in particolare per quelli del nord del continente che subiscono le principali variazioni.

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