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Approfondimenti
SpaceX, successo della missione NASA con Musk: inizia una nuova era spaziale
Dopo nove anni, grazie alla società privata gli USA di nuovo autonomi nel raggiungere l’ISS
di Redazione Open Innovation | 31/05/2020
Poco dopo le 16.15 del 31 maggio 2020 la capsula Crew Dragon della Space X - l’azienda aerospaziale di Elon Musk - ha agganciato la Stazione Spaziale Internazionale e ha iniziato le operazioni per lo sbarco dei due astronauti della NASA Robert Behnken and Douglas Hurley.
Si è conclusa così con un pieno successo una missione storica, per almeno due ragioni: dopo ben nove anni dalla fine del programma Shuttle nel 2011, gli USA riportano in orbita degli astronauti con un lancio dal proprio territorio. E lo fanno con una ritrovata autonomia, senza cioè dover ricorrere al trasporto offerto dalla Russia con la navicella Soyuz: fino a oggi, l’unico mezzo per raggiungere e lasciare la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Soprattutto, il ritorno degli USA nello Spazio è avvenuto grazie a Elon Musk, la cui SpaceX è la prima società privata al mondo a mandare uomini in orbita. Un precedente che inaugura di fatto una nuova era nel trasporto e nell’economia spaziali, aprendo le porte a viaggi commerciali.
Il lancio del razzo Falcon 9 (nella foto della NASA, il momento del lancio) è avvenuto circa venti ore prima, il 30 maggio, dalla base di Cape Canaveral, dalla stessa rampa del Kennedy Space Center dalla quale erano partite le missioni Apollo dirette alla Luna e quelle dello Space Shuttle per la costruzione della ISS.
Il primo stadio del Falcon 9 ha spinto la capsula per 2 minuti e mezzo, poi si è sganciato per atterrare - secondo la modalità innovativa studiata dalla SpaceX - sulla piattaforma installata nell’oceano Atlantico per attenderlo. Il primo stadio è infatti riutilizzabile, a differenza di quelli dei razzi tradizionali che si distruggevano al ritorno sulla Terra: una novità che permette un deciso recupero dei costi.
Il primo veicolo commerciale con equipaggio del mondo ha dunque superato l’attesissimo test. Nessun problema durante il viaggio, la manovra di aggancio con l’ISS si è conclusa senza intoppi, anche se più volte è stato necessario aggiustare la rotta: operazione portata avanti dal computer di bordo, a cui i due astronauti avevano accesso tramite tre ampi touchscreen, altra novità della capsula Dragon Crew.
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