Un’idea nata tra i banchi di scuola, ma che potrebbe trovare applicazioni interessanti sulle strade della Lombardia e non solo.
È quella di sette studenti dell’Istituto Aeronautico Locatelli di Bergamo per dissipare la nebbia grazie agli ultrasuoni: il loro progetto e la loro sperimentazione è valso loro il secondo posto nella competizione per il Premio “Lombardia è Ricerca” di Regione Lombardia riservato alle scuole, ovvero il riconoscimento che per il secondo anno ha accompagnato l’omonimo Premio internazionale rivolto a scienziati dell’ambito Life Science.
Il Premio è stato consegnato loro l’8 novembre sul palco del Teatro alla Scala, nel corso della Giornata della Ricerca (leggi qui il resoconto) promossa sempre da Regione con la Fondazione Veronesi.
Ma come è nata l’idea di poter far ‘evaporare’ la nebbia? E con quali passaggi si può arrivare a questo risultato? Lo raccontano e lo spiegano loro stessi in questo video alla Scala, dove sono stati accompagnati dai docenti Cerza e Persico oltre che dal dirigente scolastico Di Giminiani, mentre il professor Ferdinando Catalano ha fatto da referente del progetto:
Il gruppo è composto dagli studenti di tre terze - A, B e C - e cioè Bettoni Marta, Migliavacca Sonia, Morani Federico, Scholtz Elio, Doneda Manuel, Andreoletti Federico, Bonvecchio Alessandro: per loro 10 mila euro, mentre 5 mila sono destinati al loro istituto.
Il progetto che, spiegano, vorrebbero implementare potrebbe trovare tutta una serie di applicazioni, nell’ambito della mobilità e degli ambienti vita. Con dispositivi più potenti si potrebbero realizzare ad esempio degli emettitori a ultrasuoni da applicare sulle automobili, oppure dispositivi per rendere visibile la segnaletica stradale in caso di nebbia.
Gli ultrasuoni, finora mai utilizzati a questo scopo, non interferiscono infatti con le apparecchiature elettroniche perché costituiti da onde meccaniche e non elettromagnetiche.
Il Premio “Lombardia è Ricerca” è stato istituito da Regione di concerto con l’Ufficio Scolastico Regionale per favorire la diffusione di una cultura dell’innovazione e della ricerca già tra gli studenti, ma anche per stimolare il lavoro i team, la curiosità e la capacità propositiva che un domani potranno aiutarli a entrare nel mondo del lavoro.
A selezionare le innovazioni presentate dagli istituti superiori lombardi Regione ha chiamato una giuria di esperti indipendenti.
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