L’Italia è povera di materie prime; la possibilità di re-impiegare rifiuti stabilizzati, ad esempio in sostituzione di alcuni minerali naturali, rientra nell’ottica di applicazione dei principi dell’economia circolare.
In particolare ammontano a circa 800 mila tonnellate, delle quali 500 mila derivanti da acque reflue urbane, i fanghi prodotti in Lombardia (dati ARPA 2017). Numeri che rendono necessario trovare strategie di lungo periodo per il trattamento, recupero e riutilizzo di questo rifiuto, mediante un approccio di gestione sostenibile, finalizzato alla tutela del benessere delle persone e dei territori.
Proprio questo è l’obiettivo di FANGHI (Forme avanzate di gestione dei fanghi di depurazione in un hub innovativo lombardo), uno dei 33 progetti di eccellenza vincitore del bando di Regione Lombardia “Call Hub Ricerca e Innovazione”, finanziato anche con fondi POR FESR 2014-2020.
In questo video le diverse azioni previste da FANGHI sono illustrate da Mario Nenci, Ingegnere chimico e coordinatore del progetto per A2A Ambiente, che ne è capofila:
Le ulteriori applicazioni
Il primo impatto significativo potrebbe dunque aversi sull’agricoltura. Un ulteriore elemento di innovazione del progetto riguarda il trattamento delle ceneri di fondo caldaia e delle ceneri leggere prodotte dai termovalorizzatori, un rifiuto attualmente smaltito ancora in discarica. L’idea consiste nella loro stabilizzazione finalizzata a estrarre materiali inerti utilizzabili anche in altri settori, come ad esempio in campo edile in sostituzione di alcune materie prime vergini.
Qui i link ai siti dei partner del progetto:
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