Quello che è un risultato scientifico “di rilevanza mondiale”, come ricorda il vicepresidente di Regione Fabrizio Sala, è stato per i due protagonisti anche “un’emozione straordinaria”.
Così infatti i professori Michele De Luca, ordinario di Biochimica all'Università di Modena e Reggio Emilia, e Graziella Pellegrini, ordinario di Biologia Applicata nello stesso ateneo, la mattina del 9 ottobre hanno descritto in Consiglio regionale la scoperta per cui sono stati insigniti – insieme al professor Tobias Hirsch – dell’edizione 2018 del Premio internazionale “Lombardia è ricerca” da 1 milione di euro, Premio dedicato alle scoperte scientifiche più rilevanti nell’ambito delle Scienze della Vita.
“Sono molto orgoglioso - ha commentato il presidente di Regione Attilio Fontana, accogliendo i due ricercatori nella sala consiliare di Palazzo Pirelli - che scienziati di questo calibro possano contribuire a sviluppare ulteriormente questo settore sul nostro territorio”.
UN GRANDE RISULTATO SCIENTIFICO
Il risultato premiato è quello della terapia genica ex-vivo per la cura dell’Epidermolisi Bollosa o “Sindrome dei Bambini Farfalla”, una rara malattia genetica invalidante che rende la pelle fragile come le ali di una farfalla. Chi ne è affetto sviluppa bolle e lesioni sulla pelle e nelle mucose interne a ogni minimo contatto. Non di rado questa sindrome risulta mortale, anche in giovanissima età. Con la crescita predispone alla formazione di carcinomi, accorciando le aspettative di vita dei pazienti.
Nel 2015, i tre vincitori sono riusciti a salvare la vita di Hassan, un bimbo siriano rifugiato in Germania che allora aveva 7 anni: con un intervento chirurgico senza precedenti, il chirurgo tedesco Hirsch e la sua équipe hanno trapiantato nuovi lembi di pelle sviluppati da De Luca e Pellegrini con il proprio team, a partire da colture di cellule staminali epidermiche prelevate dallo stesso Hassan.
Per questo risultati, De Luca, Hirsch e Pellegrini riceveranno ufficialmente il Premio internazionale “Lombardia è ricerca” il prossimo 8 novembre al Teatro alla Scala, nella “Giornata della Ricerca” istituita da Regione Lombardia in memoria di Umberto Veronesi nel giorno dell’anniversario della scomparsa dell’oncologo.
Prima ancora, il valore e il senso della loro ricerca è stato presentato nell’aula del Consiglio dagli stessi vincitori. Ad accoglierli, oltre al presidente di Regione Attilio Fontana, il vicepresidente e assessore alla Ricerca, Innovazione, Università, Export e Internazionalizzazione delle imprese Fabrizio Sala; la vicepresidente del Consiglio Francesca Brianza; il presidente della Giuria del Premio Giuseppe Remuzzi, che con altri 14 top scientists ha selezionato i vincitori tra oltre 130 candidature internazionali; i delegati della Fondazione Umberto Veronesi; ma anche i rappresentanti di famiglie con bambini affetti da Epidermolisi bollosa (EB).
I VINCITORI: PREMIO IMPORTANTE PER CONTINUARE LE NOSTRE RICERCHE
“Un caso cosi giustifica tutta una carriera, ma per noi è un punto di partenza – hanno assicurato i vincitori -. Siamo grati a Regione Lombardia per aver premiato il nostro lavoro con un finanziamento importante, per poter continuare a sviluppare i nostri progetti a beneficio di pazienti rari e privi di alternative terapeutiche come i 'bambini farfalla. Non sarà semplice perché ci sono forme diverse di Epidermiolisi Bollosa, ma questo Premio è stimolo a continuare su questa strada”.
I medici che seguivano Hassan hanno contattato il team italiano quando stavano per gettare la spugna, il piccolo infatti aveva perso quasi tutta la pelle, tanto che per non farlo soffrire era stato messo in coma farmacologico. Poi la svolta, De Luca e Pellegrini accettano la sfida di condividere con loro la propria terapia sperimentale, e di farlo per ricostruire una amplissima porzione di epidermide.
“A dieci giorni dalla seconda operazione siamo tornati al centro ustioni per rimuovere i bendaggi e abbiamo visto che la pelle di Hassan si era rigenerata, nuova, stabile, rosa – ha dunque raccontato De Luca davanti ai consiglieri e ai vertici di Regione, che ha istituito il Premio con la legge regionale 29/16 Lombardia è ricerca –. Abbiamo capito che potevamo salvarlo, è stata la più grande emozione della mia vita professionale”.
Michele De Luca è considerato un pioniere a livello internazionale e uno dei principali scienziati nello studio della biologia delle cellule staminali epiteliali, mirata ad applicazioni di Medicina Rigenerativa. Lui e Pellegrini sono stati i primi in Europa ad applicare, più di vent'anni fa, le cellule staminali epidermiche per la cura delle grandi ustioni, con centinaia di pazienti trattati.
“Siamo onorati da questo Premio e dall’evidenza data alle nostre ricerche, che sono il frutto di una collaborazione multidisciplinare e di un lungo percorso – ha aggiunto la professoressa Pellegrini - . Un riconoscimento per una bella scoperta scientifica, che per noi è stata anche una bella storia su piano umano”.
FONTANA: IL FUTURO DI REGIONE È IN RICERCA E INNOVAZIONE
“Ho sempre sostenuto che uno dei grandi meriti della Regione Lombardia è sapere individuare nella ricerca e nell’innovazione il proprio futuro e incentivare investimenti per sostenerle - ha concluso il presidente Fontana -. Sono dunque molto lieto di presentare chi ha studiato e individuato una cura sperimentale per sconfiggere questa malattia. Li ringrazio, a nome della Regione Lombardia e soprattutto di tutti i lombardi che possono contare sulle loro straordinarie intelligenze”.
SALA: PREMIAMO SCOPERTA DI RILEVANZA MONDIALE
“Con questo riconoscimento premiamo una scoperta di rilevanza mondiale – ha sottolineato il vicepresidente Sala -: apre prospettive inimmaginabili fino a pochi anni fa, con la possibilità di curare numerose altre malattie della cute e di trovare applicazione anche per malattie più comuni. La Giuria ha stabilito che il 70% del Premio sia dedicato a sviluppare attività sul territorio in collaborazione con il sistema della ricerca lombardo. Per noi si tratta di un riscontro significativo, sia in termini di competitività ma anche di occupazione. Con questo Premio e con le nostre politiche, infatti, stiamo rendendo la Lombardia una terra sempre più attrattiva in materia di Ricerca e di Innovazione, una terra dove poter avere il coraggio di rendere realtà un'intuizione vincente”.
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