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    Neuro-Politica e Social Network

    di Sarah Migliavacca

Nell’era della comunicazione social la politica deve applicare strategie di marketing vincenti per comunicare in rete.

Ogni giorno, utilizzando i social network, ci imbattiamo in un continuo “cinguettio” di tweet e post pubblicati dai politici, che, non appena condivisi, diventano immediatamente oggetto di riferimento per gli altri media.L’utilizzo dei social media all’interno della comunicazione politica detiene diversi vantaggi rispetto alle altre forme più tradizionali di comunicazione: innanzitutto accorcia la distanza tra i cittadini e i politici, permettendo un’interazione personale altrimenti impossibile; in particolare i personaggi politici possono esprimersi in prima persona senza ricorrere a mediazioni esterne, aumentando quindi la percezione di “prossimità”. Tale aspetto viene rafforzato anche dal linguaggio utilizzato, cioè quello quotidiano – tipico dei social – che permette una comprensione universale dei messaggi e quindi un avvicinamento a tutti i cittadini. Infine, le reazioni di questi ultimi (like, condivisioni, commenti) possono essere costantemente monitorate dai media in modo da tratteggiare le posizioni favorevoli o contrarie.
E’ proprio questa interazione sui social network e il relativo “ascolto della rete” che permette di rielaborare il feed back degli utenti per trarne suggerimenti sulla comunicazione futura. Ma questa è un’analisi correttiva, che può avvenire solo dopo la pubblicazione.
Attraverso l’utilizzo delle Neuro Tecnologie, metodologia di ricerca già ampiamente sperimentata in diversi ambiti della comunicazione, anche politica, è possibile analizzare i post prima che vengano pubblicati, in modo da ottimizzarne l’effetto e creare un efficace “pre-ascolto della rete”.

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