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Quale mercato per l'agricoltura di precisione?
di Giuseppe Ricci
Salve,
sono Giuseppe Ricci CEO di FarmCopter (www.farmcopter.ovh) una costituenda startup che si occupa di servizi di agricoltura di precisione.
Con i miei colleghi (un agronomo, un geologo, un remote sensing analyst e un addetto marketing) con cui porto avanti questo progetto stiamo sondando il mercato agricolo per capire se i servizi che abbiamo preparato possono avere un riscontro e/o un interesse.
Vorrei sottoporvi questa indagine che stiamo conducendo per capire, appunto, di cosa ha bisogno il mercato.
L'indagine è rivolta ad aziende agricole di medie e grandi dimensioni ovvero con superficie coltivata a partire dai 5 ettari in su.
Vi saremmo grati se ci date una mano a diffondere l'indagine presso aziende idonee a compilare il sondaggio.
Ecco il link ove reperire le domande:
https://drive.google.com/open?
Grazie mille per la disponibilità.
Restiamo a disposizione per eventuali informazioni aggiuntive.
Cordialità.
Dott. Giuseppe Ricci
Ultimi 3 contributi di 4 totali
Giuseppe Ricci
12/03/2017 alle 16:49
Gentili amici,
Rispondo a Francesco: l'agricoltura di precisione, per quella che è la nostra vision, è applicabile su campi molto estesi, diciamo dai 5 ettari in su, ci può essere un unico proprietario o più consociati come giustamente osservavi.
L'agricoltura di precisione in questo scenario può permettere il risparmio di fertilizzanti portando le colture a un raccolto più ricco e più salutare perchè privo di eccessi di sostanze chimiche come accade per le attuali tecniche di distribuzione uniforme.
Poi per l'acqua a uso irriguo può rappresentare un toccasana: proprio oggi nei tg si è parlato del livello basso di fiumi e laghi a causa della mancanza di piogge e dell'aumento della temperatura: una gestione più oculata e intelligente della risorsa irrigua può essere un'ancora di salvezza per le colture situte in luoghi aridi o dove l'acqua scarseggia.
Quanto suggerito da Mario, cioè l'uso di sensori di campo, è una idea a cui abbiamo pensato e fattibile (con i relativi costi che per una startup sono un po proibitivi) ma la nostra idea è quello di avere sempre una visione dall'alto della coltura cosa che i sensori di campo non permettono.
Grazie per i vostri contributi.
Francesco Serio
10/03/2017 alle 12:21
Credo che, oltre al risparmio idrico, oggi abbastanza "facilmente" applicabile con tecniche di agricoltura di precisione e con l'impiego di sensori a basso costo, le ricerche di frontiera del settore dovrebbero affrontare le problematiche relative all'uso mirato degli altri fattori della produzione che hanno consentito il successo all'agricoltura "convezionale", ossia l'uso di fertilizzanti e antiparassitari.
L'obiettivo dell'agricoltura di oggi è produrre di più con meno. Questo lo possiamo fare magari intervenendo in maniera precisa e puntiforme (dove il livello di azoto è più basso perchè c'è stata più lisciviazione; dove l'attacco del patogeno rischia di provocare la diffusione di una malattia; ecc.). In questo modo conserviamo anche l'ambiente.
Mi rendo conto che è facile da dire ma non semplice da fare.
Una domanda ora la faccio io: in un tipo di agricoltura "poco evoluta" (lasciatemi passare la frase) quale è quella che prevede la consociazione o che è caratterizzata da piccoli appezzamenti, magari anche distanti tra loro (situazione abbastanza presente tra gli imprenditori dei territori a cui fate riferimento) come può intervenire l'agricoltura di precisione?
Cordialmente
Francesco Serio
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Luca Toninato
21/03/2017 alle 10:33
Noi applichiamo da anni l'agricoltura di precisione nel settore vitivicolo.
All'inizio le mappe di vigore servivano per avere una idea più precisa della variabilità presente nei vigneti, oggi dopo questa analisi ci sono soluzioni applicative.
Sicuramente l'applicazione più diffusa è quella legata alle concimazioni a dose variabile ma sempre più stiamo applicando questi concetti anche alla vendemmia differenziata con indubbi risultati qualitativi.
Per la nostra esperienza possiamo dire che è comunque un settore oggi di grande interesse per le aziende.
Luca Toninato