Start-up e incubatori: nuovi limiti formali
Maurizio Mesenzani
Pubblicato il 02/02/2017
Ultimo aggiornamento: 08/04/2019 alle 09:27
Quando si parla di innovazione si parla spesso di start-up; il fenomeno delle nuove aziende si è sviluppato in modo significativo soprattutto in Regione Lombardia.
Si tratta infatti della regione con il maggior numero di start-up innovative. Allo stesso modo si sono diffusi i modelli degli incubatori ovvero luoghi di accompagnamento fisico e di servizi delle aziende neonate. In questo contesto si inserisce con una certa disincronia la decisione di far passare l’ampliamento dei metri quadri necessari per gli incubatori da 400 a 500 metri quadrati.
Dietro a tale scelta sembra esserci la necessità di far emergere in modo significativo e veloce quelle che sono le eccellenze; non necessariamente però le start-up e le idee più innovative devono trovarsi all’interno di incubatori territoriali. Concorde nel dare maggiore spazio alle realtà che creano valore e innovazione di servizio, processo o prodotto ho però scelto modalità di incubazione differenti, puntando su risorse umane con un alto capitale umano e sociale. Chiedo quindi, quali sono le vostre esperienze in merito a incubatori e servizi ad essi connessi?
Fonte: http://www.agi.it/economia/2017/02/01/news/ministero_sviluppo_economico_incubatori_startup-1439039/