Annarita Tronchin

Annarita Tronchin

Pubblicato il 25/07/2017

Pubblicata il 25/07/2017 alle 18:03
Ultimo aggiornamento: 25/07/2017 alle 18:11
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La notizia è di quelle che fanno il giro del mondo e solleticano l’immaginazione di giornalisti e commentatori: un team di ricercatori americani è riuscito a immagazzinare un’informazione - una GIF (una di quelle immagini animate che troviamo spesso in rete) - nel DNA di un batterio. Si può pensare a un futuro in cui le memorie digitali saranno composte da microrganismi? Oppure potremmo conservare dati digitali nel nostro DNA?
Il risultato si deve allo sviluppo della tecnologia CRISPR, con cui si interviene dell’editing del genoma per operare mutazioni puntiformi in grado di svolgere un ruolo rivoluzionario nella ricerca di base e biomedica. Ma le potenzialità e le applicazioni sono molteplici: dall’agricoltura all’industria.
Un contributo divulgativo interessante arriva dal blog CRISPeR Mania di Anna Meldolesi; una iniziativa che suggerisce anche una modalità innovativa di fare comunicazione su di un ambito così cruciale come quello delle biotecnologie.

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