Grattacieli in legno per le città eco sostenibili del futuro
Fabiana Cerrone
Pubblicato il 11/08/2017
Ultimo aggiornamento: 19/05/2018 alle 09:08
Chi ha detto che gli edifici in legno siano ormai solamente gli chalet di montagna? Secondo questo interessante articolo del CorreireInnovazione pare che il legno stia tornando di moda, addirittura nella costruzione di moderni grattacieli, allo scopo di rendere più eco sostenibili ed energeticamente efficienti le città che li ospiteranno.
Secondo quanto riportato, infatti, la costruzione di moderni grattacieli in legno avrebbe il pregio di coniugare tradizione e innovazione, ma anche di aumentare le prestazioni in efficienza energetica e resistenza statica dall’alto, grazie alle specifiche caratteristiche di questo materiale. Innanzitutto, un edificio in legno arriverebbe a pesare circa un quarto di un palazzo equivalente costruito in cemento. A ciò consegue la necessità di dover scavare fondamenta più piccole e meno profonde, riducendo l’inquinamento acustico derivante dai lavori di costruzione e l’impatto ecologico di circa il 75% rispetto alla costruzione di un edificio tradizionale. Inoltre, il legno utilizzato per la costruzione, catturerebbe le emissioni di CO2 provenienti dagli edifici vicini, riducendo l’inquinamento dell’aria. Il Guardian cita un esempio secondo il quale un edificio tradizionale di 20 piani emetterebbe circa 4.300 tonnellate di CO2/mc a fronte delle 3.100 tonnellate/mc assorbite da un edificio in legno.
Inoltre, grazie alle moderne tecnologie, è possibile produrre pannelli in legno pressato e incollato che raggiungono la stessa resistenza del calcestruzzo e dell’acciaio, ottenuti dalla sovrapposizione di più strati incollati uno sopra l’altro. La realizzazione di pareti portanti in legno così ottenuto apporterebbe il beneficio di sfruttare al meglio le proprietà del materiale per quanto riguarda la regolazione termo-igrometrica, consentendo un notevole risparmio energetico e assicurando standard di comfort elevati.
Anche dal punto di vista della sicurezza, questa alternativa dal sapore un po’ retrò non ha nulla da invidiare alle opere di edilizia moderna: il CLT (la tipologia di legno in questione), essendo molto compresso tende a non bruciare (si tratta dello stesso meccanismo in base al quale una stufa a legna troppo piena non riesca ad accendersi).
La costruzione in legno in laminato esiste in Europa già dagli anni ’90, e ne sono felici esempi l’edificio di 33 piani di Londra “The Cube”; la bellissima Wooden Skyscraper di Stoccolma; la Oakwood Tower, sempre a Londra (conta ben 80 piani per un’altezza di 300 metri); la futura torre Hypérion di Bordeaux, alta quasi 60 metri e da inaugurarsi nel 2020; la torre smart di Melbourne, che nella sola fase di costruzione ha tagliato 1.400 tonnellate di CO2 e infine la spettacolare Tall Wood Building di Vancouver (maggiori dettagli e fotografie disponibili nell’articolo sopracitato).
Forse grazie ai Wooden skyscrapers saremo un passo più vicini alla sostenibilità ambientale delle nostre città. Solamente un dubbio sorge spontaneo: l’utilizzo massiccio di legno per costruire questi efficienti grattacieli, laddove la loro costruzione dovesse prendere piede, magari in zone densamente popolate come i paesi emergenti e/o in via di sviluppo, non rischierebbe di andare oltremodo a detrimento del patrimonio forestale mondiale, vanificando ogni sforzo?