In cantiere nuovi finanziamenti per Industria 4.0
Luigi Rosati
Pubblicato il 25/08/2017
Ultimo aggiornamento: 25/08/2017 alle 18:04
L’intervento del ministro Calenda al Meeting di Rimini di Cl offre una serie di notizie e di spunti sullo stato di evoluzione delle strategie di sviluppo dell’industria italiana e, in particolare, di recupero della ritardo accumulato nel periodo di crisi (*).
Una lettura dei principali articoli sull’intervento del ministro dello sviluppo economico ci consente di identificare alcuni punti cruciali.
Il primo dato è l’annuncio di una proposta di ulteriori finanziamenti al piano Industria 4.0; si tratta di circa un miliardo e mezzo di Euro che dovrebbero coprire i costi di un credito di imposta fino al 50% per attività di formazione (secondo un modello incrementale rispetto al triennio precedente e nell’ambito della contrattazione di II livello. A questo si aggiungerebbe la proroga a tutto il 2018 dell’iperammortamento al 250%. Naturalmente si tratta di proposte che andranno concordate con il Ministro dell’Economia per le necessarie coperture.
Altro elemento di interesse emerso a Rimini: la crisi non è superata. Secondo Calenda l’inversione ci sarà solo quando avremo recuperato i 6 punti di Pil e i 300-400mila posti di lavoro che ancora ci separano dai livelli pre crisi. La crescita del PIL, quindi, è un segnale positivo ma non risolutivo. I commentatori integrano questa riflessione sottolineando come lo sviluppo industriale sia ancora poco omogeneo, con una ripresa reale presente solo in alcuni territori e con poche imprese protagoniste.
Interessante anche il passaggio sulla digitalizzazione e le innovazioni come l’intelligenza artificiale; da Calenda un invito alla politica a comprendere la natura non lineare e univoca del fenomeno e a non cadere nelle semplificazioni fatte nel caso della globalizzazione.
(*) tra gli altri si vedano gli articoli de Il Sole 24 ore, Corriere della Sera e ANSA.