Quantum computing e “internet potenziato” per un accesso open alle nuove tecnologie
Redazione Open Innovation
Pubblicato il 01/09/2017
Ultimo aggiornamento: 01/09/2017 alle 08:00
Lo sviluppo di nuove tecnologie come le soluzioni di intelligenza artificiale, necessitano di prestazioni di computing estremamente elevate. L’accesso a infrastrutture adeguate al momento sta creando degli accentramenti intorno alle grandi compagnie digitali mondiali, rafforzando il loro egemone nella regia e gestione delle direttrici dell’innovazione e del cambiamento, ad alti livelli. Per far fronte a questo limite - l’innovazione di questi anni insegna che l’approccio aperto è una condizione importante per accelerare e migliorare il progresso delle nuove tecnologie - si stanno sviluppando soluzioni in grado di “democratizzare” l’accesso a soluzioni di calcolo di alto livello.
Una fra queste è la tecnologia del “quantum computing” associata all’internet potenziato, ovvero al “quantum internet”. Senza entrare in dettagli tecnici che ci porterebbero lontano (per un quadro sul tema consigliamo un articolo pubblicato sul tema qualche settimana fa), possiamo sottolineare come l’utilizzo di elementi hardware innovativi, modelli di interconnessione cloud dedicati e - appunto - tecnologie di quantum computing, possano portare alla creazione di soluzioni di elaborazione dati estremamente performanti e sofisticate ama di maggiore e più facile accesso. Sul piano pratico questo significa poter utilizzare sistemi di intelligenza artificiale o di machine learning estremamente sofisticati - ad esempio nel campo della ricerca medica - anche al di fuori delle grandi aziende come Google o Amazon (giusto per citarne due). Questo nuovo scenario garantisce la possibilità di maggiori contributi nello sviluppo di nuove tecnologie e applicazioni, oltre a bilanciare i trend delle big companies con altre direttrici di ricerca e sviluppo.
Per approfondimenti segnaliamo l’articolo di Cristina Pozzi.