Elga Apostoli

Elga Apostoli

Pubblicato il 12/12/2017

Pubblicata il 12/12/2017 alle 19:18
Ultimo aggiornamento: 27/12/2017 alle 13:58
Immagine della discussione

Si parla tanto di sharing economy: in una discussione qui in piattaforma di qualche giorno fa, si ricordava che questa rappresenta un terzo dell’occupazione. Ma quali sono i servizi e i prodotti maggiormente condivisi? In un recente articolo si sottolinea come il modello di consumatore italiano non sia quello maggiormente predisposto a questo tipo di utilizzo, essendo profondamente legato alla proprietà e alla personalizzazione di certi prodotti. Tuttavia anche nel nostro Paese - anche a causa dei cambiamenti degli ultimi anni - l sharing economy si sta diffondendo con grande successo.

Diventa allora interessante la ricerca commissionata da Car2go sui dieci prodotti/servizi maggiormente condivisi, a livello globale. Questi risultati.

1. Ovviamente il primo bene condiviso è l’automobile. Si stima che nel 2025 saranno 65 milioni gli utenti dei servizi di car sharing. Probabilmente l’avvento dell’auto a guida autonoma accelererà questo fenomeno, poiché l’utente non essendo più autista sarà meno coinvolto e anche perché l’auto a guida autonoma diventerà sempre più simile a un mezzo pubblico, nella user experience.

2. Simile ma non uguale è il viaggio in automobile, ovvero i viaggi in taxi o in auto private (nelle diverse forme che la sharing economy ha creato, vedi Uber). Anche questo servizio si diffonde sempre più e probabilmente troverà nuove forme con le auto a guida autonoma.

3. La casa è il terzo bene condiviso, le piattaforme dedicate (AirBnB o Couchsurfing per citare le due più famose) si avviano a raggiungere i 200 milioni di utenti.

4. Un altro prodotto di interesse è il parcheggio; intorno a questo si stanno sviluppando servizi e applicazioni diverse che consentano un uso intelligente dei parcheggi e che limitino il tempo di ricerca degli stessi.

5. Altro mezzo di trasporto: la bicicletta nella sua semplicità e universalità è un oggetto molto aperto alla condivisione. E se in USA e Europa il bikesharing è un servizio più legato alla sostenibilità ambientale, in Cina rappresenta un affare gigantesco.

6. Gli utensili per il fai-da-te sono oggetti che hanno una efficienza bassissima, li utilizziamo pochissimo, specie per il costo con cui li acquistiamo. Un trapano, in media, viene utilizzato 13 minuti l’anno! Piattaforme di condivisione degli utensili sono quindi estremamente interessanti e appetibili.

7. A metà tra prodotto e servizio c’è poi la postazione di lavoro; il coworking o l’ufficio condiviso diventano servizi sempre più richieste specie con l’avvento dello smart working e con la sempre crescente mobilità delle persone.

8. Anche i libri sono oggetti da condividere, anche perché in genere usati una o poche altre volte. Piattaforme di condivisione e scambio cercano di rendere più agevole e sostenibile l’accesso alla lettura.

9. In un’ottica di sempre minore relazione affettiva con gli oggetti e invece di una maggiore propensione al consumo critico, l’abbigliamento si apre alla condivisione favorendone un uso sempre più dinamico ed economico.

10. In genere molti oggetti e beni di uso quotidiano si aprono alla condivisione: elettrodomestici, attrezzature sportive, tende da campeggio, ecc.

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