Angela Di Massa

Angela Di Massa

Pubblicato il 28/12/2017

Pubblicata il 28/12/2017 alle 10:58
Ultimo aggiornamento: 14/05/2019 alle 19:38
Immagine della discussione

Il settore delle energie rinnovabili è uno di quei domini in cui la User Experience è ad oggi una materia non ampiamente trattata e lasciatemelo dire, sfruttata.

I software di controllo utilizzati per la supervisione degli impianti di produzione e distribuzione dell’energia e quelli per il monitoraggio della performance generale sono strumenti indispensabili per una classe di utenti assai variegata: dagli operatori che lavorano sul campo, agli operatori nelle control room, ai manager che analizzano i processi in corso (anche quelli da avviare) e l’andamento della produzione. Non si tratta solo di offrire loro un buon software, ma anche di realizzare prodotti usabili, accessibili, sostenibili e inclusivi, costituendo così un vantaggio reale per le aziende del settore.

Con il team di designer ed esperti di user research e fattori umani ci poniamo l’obiettivo di costruire insieme al cliente prodotti digitali con queste caratteristiche. Per far questo applichiamo una serie di tecniche e metodi propri della User Experience. In questa discussione vorrei trattare “il punto di partenza” di un progetto di re-design di un software per il telecontrollo e la supervisione di impianti energetici.

In cosa consiste? Letteralmente nell’osservare gli utenti lavorare. Guardare lo svolgimento delle attività delle persone coinvolte, le tipologie di processi e la loro gestione, gli strumenti adottati, la comunicazione da remoto, il contesto ambientale, le variabili esterne che influiscono nei processi stessi. Proprio in questi momenti vengono a galla delle esigenze “nascoste” che l’utente molto spesso non riesce a focalizzare e quindi ad esprimere. Una situazione comune è ad esempio trovare gli operatori usare fogli di calcolo, esterni al software, per organizzare i progetti, i task, le tempistiche di lavoro per avere una visione d’insieme più agile. Si tratta chiaramente di un’esigenza non soddisfatta dal prodotto software e che ha trovato risposta in un foglio excel (molto sorprendenti sono le cose che i nostri utenti realizzano quando hanno necessità di risolvere un problema annoso!). Le interviste sono un altro strumento indispensabile. Coinvolgere in questa attività un campione rappresentativo di tutti gli utenti permette di avere un quadro completo delle necessità e delle aspettative di ciascuno.

Gli output che sintetizzano in maniera significativa le informazioni raccolte sono diversi: documento di report, personas, scenari, task flow, matrici sono strumenti noti al design e preziosi anche nel settore industriale delle energie rinnovabili.

Riguardo agli output di progetto rimando alla discussione “UX toolkit. Personas, Scenarios, Wireframing: strumenti e deliverable di progetto” del 27/10/2017 nella community “Digital Transformation: usabilità e design”.

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Processi catalitici sostenibili per applicazioni industriali (chimica sostenibile)
Creazione di bioraffinerie per la produzione integrata di prodotti a valore aggiunto da colture no food e da biomasse di scarto (bioeconomia)
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