Come cambia il "mondo del lavoro"
Maurizio Mesenzani
Pubblicato il 24/05/2018
Ultimo aggiornamento: 17/05/2019 alle 14:20
E’ uscito l’aggiornamento del McKinsey Global Institute sul "futuro del lavoro" a fronte delle evoluzioni sociali e tecnologiche in corso.
Il paper è: “Skill Shift Automation And The Future Of The Workforce”
Autori: Jacques Bughin, Eric Hazan, Susan Lund, Peter Dahlström, Anna Wiesinger, Amresh Subramaniam
Tra i dati più interessanti, il paper evidenzia come cambiano le competenze richieste alle persone. Per esempio aumenta la richiesta di skill cognitivi avanzati, come ad esempio la creatività, la capacità di interpretare dati in quantità massiva, la capacità di prendere decisioni, di condurre trattative, di produrre documentazione complessa, di gestire progetti e programmi: queste competenze sono richieste sempre di più anche ai livelli operativi, non solo nei ruoli manageriali/apicali.
Nel paper è presente una matrice che mostra come leadership, comunicazione, critical thinking e basi digitali siano gli skill fondamentali per il futuro.
C’è poi uno spaccato di analisi su diversi settori: banche e assicurazioni, energy e mining, healthcare, manufacturing e retail, analisi che presenta le figure professionali emergenti e quelle in declino. Per esempio sono in crescita le necessità di figure a contatto con il pubblico (ricompare la sigla “REP” utilizzata tanti anni fa per abbreviare il ruolo di “Customer Representative”), di analisti (business, management, operations), di manager e di specialist. Si abbassa la necessità di figure meramente esecutive/operative, impiegati, segretarie, ecc.
Infine ci sono considerazioni sulle evoluzioni organizzative necessarie: team interfunzionali, task forces, outsourcing, lavori temporanei, consulenti esterni. E ancora, viene presentato un modello di interazione tra aziende, associazioni di categoria, agenzie per il lavoro, organismi no-profit e istituzioni accademiche.
Sarebbe interessante un workshop su questi temi tra tutti gli stakeholders pubblici e privati per avviare un percorso di azione che aiuti da un lato le imprese e dall’altro i lavoratori a fronteggiare le sfide e adottare le possibili strategie.