Musei attivi sui social: le percentuali aumentano
Viviana Tropeano
Pubblicato il 08/06/2018
Ultimo aggiornamento: 14/03/2019 alle 10:45
Durante la seconda edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali si è molto discusso di come i musei utilizzino o non utilizzino la tecnologia. Che si parli di servizi digitali in loco o online, le percentuali dei Beni Culturali che si stanno mettendo in gioco sono sempre più alte.
Al giorno d’oggi, dove la tecnologia è sempre più presente, è importante saperla utilizzare per creare un legame con gli utenti e mostrare loro quello che si ha da offrire. Ormai la prima cosa che si fa quando si vuole andare al museo, è cercare su internet orari, costi e localizzazione del museo: attività facile e veloce se il museo ha un sito web proprietario. Per fortuna, i musei che non sono presenti in rete sono in calo e anche quelli che non hanno un sito ad hoc possono essere trovati su canali come TripAdvisor (20% in più rispetto al 2016).
I social consentono un’ulteriore passo in avanti. Secondo la ricerca, il social prediletto è Instagram, ma aumenta anche l’uso di Facebook e Twitter (dal 13% al 18%). Oltre alla presenza sulle diverse piattaforme conta però la capacità di tenere vivo il dialogo coi propri utenti: tra i musei con più like su Facebook troviamo i Musei Vaticani e la Reggia de La Venaria Reale; su Twitter il profilo dei Musei in Comune di Roma e il MAXXI; su Instagram i più seguiti sono la Peggy Guggenheim Collection e la Triennale.
Altro punto fondamentale della ricerca è stata la necessità di stendere una roadmap per il piano di innovazione digitale dei musei, ancora poco presente. Il percorso può essere articolato in quattro passaggi:
- la mappatura delle proprie risorse digitali e umane
- la descrizione degli obiettivi e la creazione di una strategia
- determinare le attività e i progetti che vogliono essere portati avanti o migliorati
- verificare la sostenibilità in base alla gestione, alla tecnologia, al tempo e alla cultura.
Il mondo si sta sempre più muovendo verso la tecnologia che porta nuovi trend e nuove possibilità. È compito dei musei decidere se cavalcare l’onda o lasciarsi travolgere!
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