Redazione Open Innovation

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Pubblicato il 26/11/2020

Pubblicata il 26/11/2020 alle 10:43
Ultimo aggiornamento: 26/11/2020 alle 10:43
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26 novembre 2020

I fondi del Next Generation EU - “un errore chiamarlo Recovery Fund” - non basteranno all’Italia per affrontare le sfide poste dalla pandemia di Covid-19 e da un orizzonte di sviluppo sostenibile.

Sbagliato, dunque, limitarsi a stendere una semplice “lista di progetti” su cui investire quei fondi: quello che occorre è una profonda revisione delle politiche pubbliche e dell’organizzazione della PA.

Questo spiega il professor Enrico Giovannini, Portavoce dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, uno dei massimi esperti di statistica, già chief statistician dell’Ocse (2001-2009) e presidente dell’Istat (2009-2013), nonché Ministro del lavoro (2013-2014).

Docente di statistica economica all’Università “Tor Vergata” di Roma e di Public management al Dipartimento di Scienze politiche dell’Università Luiss, in questa video intervista Giovannini illustra i tanti aspetti della nostra quotidianità su cui la pandemia avrà effetti stabili: dalla “globalizzazione regionale” in territori come la Lombardia, alle nuove forme di investimento.

Il professor Giovannini racconta anche l’impatto della pandemia su 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030, il ruolo fondamentale dell’innovazione tecnologica a supporto della sostenibilità, quali sfide attendono il Paese in generale e alcuni settori in particolare.

Il Portavoce ASviS sollecita in particolare due cambiamenti, a partire dalle proposte già avanzate dall’associazione: l’istituzione di un ufficio nazionale di pianificazione strategica e un maggiore coordinamento tra l’uso di fondi nazionali, fondi ordinari europei e risorse straordinarie del Next Generation EU.

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