La cosmesi è un’eccellenza lombarda, rappresentando più della metà dell’intero fatturato nazionale del comparto. La rete tra i vari attori del settore è ultradecennale, trasformandosi nel 2021 nel Sistema Cosmetico Lombardo.
Secondo quanto riportato da Assolombarda, la Lombardia si conferma la regione con la più alta densità d’imprese cosmetiche con oltre il 55%; inoltre rappresenta il 61% del fatturato interno e il 76,6% di quello estero, con una previsione di crescita del +3,1% e un tasso di investimento tra i più alti tra i settori italiani. L’intera filiera cuba oltre 33 miliardi di Pil nazionale.
Un settore con un peso non solo economico ma anche sociale: le donne impiegate nel settore rappresentano il 54% degli occupati, oltre 19mila, circa il doppio della media dell’industria manifatturiera, e le donne laureate nel settore della cosmetica sono circa 1.700, ovvero il 45% dei laureati nel comparto.
Ecco che questo modello collaborativo nasce dall’esigenza di formalizzare lo sviluppo della filiera regionale in chiave eco-sistemica, consapevole della forte connessione tra gli attori, maturata negli ultimi anni, grazie a numerose collaborazioni tra università e attori istituzionali, e alla consolidata esperienza a seguito del progetto AD-COM.
L’ambizione è di favorire una visione condivisa per lo sviluppo del settore cosmetico lombardo e l’identificazione di obiettivi congiunti di investimento in ricerca, innovazione e formazione, quale leva di crescita e competitività; un settore che, anche nel pieno delle difficoltà, ha dimostrato un alto grado di resilienza e solidità, che testimoniano l’efficacia degli investimenti.
Il carattere innovativo di questo modello risiede nell’approccio multidisciplinare, con dimensione fortemente internazionale e in forte sinergia tra impresa e ricerca, innovazione, formazione del capitale umano (sia in ambito universitario che di formazione tecnica post-diploma).