(foto: Ian Scott )
30 luglio 2020
Il ruolo centrale della PA per attuare un’innovazione davvero efficace, l’alleanza virtuosa tra tecnologie digitali e sostenibilità come novità del 21° secolo - alla quale dedica il titolo del suo ultimo lavoro, “Il verde e il blu” -, l’equivoco sorto intorno alle politiche Data driven. Ma anche l’impatto dell’automazione nel mondo del lavoro post Covid e le potenzialità (sorprendenti) di innovazione in Italia.
Di questo ci ha parlato Luciano Floridi, professore ordinario di Filosofia ed Etica dell’informazione all’Università di Oxford dove dirige il Digital Ethics Lab, e chairman del Data Ethics Group dell’Alan Turing Institute, l’istituto britannico per la Data Science.
A lui si devono neologismi ormai celebri come “onlife” - coniato nel 2013 per descrivere la nostra condizione ormai ibrida tra vita analogica e sempre più connessa on line - e “infosfera”, come nuovo spazio dominato da informazioni e relazioni.
I suoi ultimi libri sono appunto “Pensare l’infosfera” e “Il verde e il blu. Idee ingenue per migliorare la politica” (entrambi con Raffaello Cortina Editore): un’opera in cui la filosofia si mette al servizio della politica per aiutarla a ritrovare la giusta direzione dello sviluppo, a partire da una nuova centralità delle relazioni e del rapporto con le tecnologie digitali.
Guarda la video intervista:
Puoi essere il primo a lasciare un contributo
Accedi o registrati a Open Innovation, e lascia il tuo commento