La Missione 3 del PNRR si prefigge come ambizioso obiettivo il rinnovamento del sistema infrastrutturale del Paese, coerentemente con le direttive europee in materia di decarbonizzazione e sviluppo sostenibile.
Attualmente, il sistema del trasporto in Italia soffre di carenze strutturali e ritardi che hanno effetti significativi sul potenziale di crescita e sulla competitività del Paese. Tale debolezza è esacerbata dalla presenza di importanti divari territoriali (Nord/Sud ma anche aree urbane/aree interne e rurali), che rappresentano un forte ostacolo tanto alla convergenza sociale quanto a quella economica. La missione intende pertanto realizzare opere che intervengano su questi fattori di debolezza che hanno a lungo penalizzato lo sviluppo economico, contribuendo al raggiungimento dei target europei.
Gli interventi contenuti nella Componente 1 della Missione - Investimenti sulla rete ferroviaria – sono finalizzati allo sviluppo del sistema ferroviario nazionale, aumentando la capacità e la connettività della ferrovia e migliorando la qualità del servizio lungo i principali collegamenti nazionali e regionali, anche attraverso il rafforzamento dei collegamenti transfrontalieri. Si prevedono:
La Componente 2, invece, si focalizza sull’ammodernamento e sulla digitalizzazione dell’intero sistema logistico nazionale (stradale, aeroportuale, portuale e ferroviario regionale) per una progressiva ed estesa capillarità sul territorio, nonché sull’adozione di soluzioni tecnologiche innovative per monitorare la resilienza climatica/sismica delle reti stradali.
Componente |
PNRR |
Fondo complementare |
React EU |
Totale |
M3C1 – INVESTIMENTI SULLA RETE FERROVIARIA |
24,77 |
3,2 |
0,00 |
27,97 |
M3C2 – INTERMODALITÁ E LOGISTICA INTEGRATA |
0,63 |
3,86 |
0,00 |
3,49 |
Totale Missione |
25,40 |
6,06 |
0,00 |
31,46 |
In stretta connessione con l’impianto strategico di questa Missione, verranno inoltre realizzati investimenti a valere su risorse nazionali (Sicurezza stradale 4.0). Gli investimenti previsti sono coerenti anche con la strategia nazionale sulla mobilità del MIMS, come delineata nel documento di programmazione “Italia Veloce” allegato al DEF 2020.
In particolare, i finanziamenti del PNRR sono ripartiti fra le due componenti come di seguito (in miliardi di euro):
Valore Economico |
|
Soggetto Attuatore |
24,77 |
Investimenti sulla rete ferroviaria |
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4,64 |
Collegamenti ferroviari ad Alta velocità verso il Sud per passeggeri e merci |
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8,57 |
Linee ad alta velocità nel Nord che collegano all’Europa |
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1,58 |
Connessioni diagonali |
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2,97 |
Sviluppo del sistema europeo di gestione del trasporto ferroviario (ERTMS) |
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2,97 |
Potenziamento nodi ferroviari metropolitani e dei collegamenti nazionali chiave |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
0,94 |
Potenziamento delle linee regionali |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
2,4 |
Potenziamento, elettrificazione e aumento della resilienza delle ferrovie nel Sud |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
0,7 |
Miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
Valore Economico |
|
Soggetto Attuatore |
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Investimenti sulla rete ferroviaria |
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Accelerazione dell’iter di approvazione del contratto tra MIMS e RFI |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
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Accelerazione dell’iter di approvazione dei progetti ferroviari |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
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Sicurezza stradale 4.0 |
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Trasferimento della titolarità delle opere d’arte (ponti, viadotti e cavalcavia) relative alle strade di secondo livello ai titolari delle strade di primo livello (autostrade e strade extraurbane principali) |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
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Attuazione delle Linee guida per la classificazione e gestione del rischio, la valutazione della sicurezza e il monitoraggio dei ponti esistenti (D.M. 578 del 17 dicembre 2020) |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
La Missione 3 presenta obiettivi di rinnovamento e digitalizzazione del sistema infrastrutturale, in ottica di transizione green e digitale, con interventi di upgrade dei mezzi di trasporto, sia dal punto di vista di emissioni che dal punto di visto tecnologico.
In prospettiva di rinnovamento della sicurezza stradale, sarà implementato anche un sistema di monitoraggio dinamico per il controllo da remoto di ponti, tunnel, viadotti e per alcune tratte autostradali.
Per quanto concerne il sistema aeroportuale, è previsto un aggiornamento generale del settore per la digitalizzazione degli aeroporti. La misura punta a sviluppare nuovi strumenti per digitalizzare l’informazione aeronautica, ridurre il consumo di carburante e l’impatto ambientale, realizzare infrastrutture virtuali. É prevista anche l'implementazione di piattaforme e servizi di aeromobili senza pilota, come ad esempio i droni.
I progetti si concentreranno sullo sviluppo e la connettività dell’Unmanned Traffic Management System (UTM), la digitalizzazione delle informazioni aeronautiche, l’implementazione di infrastrutture cloud, la virtualizzazione dell’infrastruttura operativa e la definizione di un nuovo modello di manutenzione.
Entro dicembre 2023 almeno 13 siti tra aeroporti, enti di controllo di avvicinamento (APP) e centri di controllo di area dovrebbero essere dotati di un sistema di gestione del traffico aereo completamente digitalizzato e operativo. Entro marzo 2026 è invece attesa l’entrata in funzione di nuovi strumenti: realizzazione del TOC (Technical Operations Center), del cloud ERP (Enterprise Resource Planning) e dell’infrastruttura U-Space per aerei senza pilota.
Un investimento pari a 250 milioni di euro è invece destinato al miglioramento del sistema logistico su tutto il territorio nazionale, grazie all’implementazione di un sistema digitale integrato del trasporto merci e della logistica che coinvolgerà sia i player pubblici che quelli privati. L’investimento vorrebbe semplificare l’intera catena puntando sulla dematerializzazione dei documenti e sullo scambio di dati e informazioni, rendendo quindi la filiera più digitale.
Verrà realizzato poi uno Sportello Unico dei Controlli per semplificare le procedure nazionali nel settore logistico. A fine investimento (giugno 2024), almeno il 70% dei Sistemi di Comunità Portuale delle singole Autorità di Sistema Portuale dovrà essere interoperabile, garantendo compatibilità tra ogni sistema con la piattaforma strategica nazionale digitale.