La Missione 2 (M2) del PNRR è orientata a realizzare la transizione verde, ecologica e inclusiva della società e dell’economia, per rendere sostenibile e competitivo il sistema nel suo complesso, e favorire l’economia circolare, lo sviluppo di fonti di energia rinnovabile, un’agricoltura più sostenibile.
In questa direzione vanno anche gli obiettivi globali ed europei al 2030 e 2050 (Sustainable Development Goals, Accordi di Parigi, European Green Deal), che puntano a una progressiva e completa decarbonizzazione del sistema ‘Net-Zero’) e promuovono l’adozione di soluzioni di economia circolare, per proteggere la natura e le biodiversità e garantire un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente.
Questa transizione rappresenta un’opportunità unica per l’Italia, la quale possiede un patrimonio esclusivo in termini di ecosistema naturale, agricolo e di biodiversità, è esposta più di altri Paesi a rischi climatici, ed è avvantaggiata dall’abbondanza sul suo territorio di alcune risorse rinnovabili.
Fino a oggi, la transizione si è concentrata solo su alcuni settori, come quello elettrico, ed è avanzata a rilento per via delle difficoltà burocratiche e autorizzative. Il PNRR rappresenta un’opportunità senza precedenti per accelerare questo cambiamento ecologico.
Componente |
PNRR |
Fondo complementare |
React EU |
Totale |
M2C1 – AGRICOLTURA SOSTENIBILE ED ECONOMIA CIRCOLARE |
5,27 |
1,20 |
0,50 |
6,97 |
M2C2 – ENERGIA RINNOVABILE, IDROGENO, RETE E MOBILITÀ SOSTENIBILE |
23,78 |
1,40 |
0,18 |
25,36 |
M2C3 – EFFICIENZA ENERGETICA E RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI |
15,36 |
6,56 |
0,32 |
22,24 |
M2C4 - TUTELA DEL TERRITORIO E DELLA RISORSA IDRICA |
15,05 |
0,00 |
0,31 |
15,37 |
Totale Missione 2 |
59,46 |
9,16 |
1,31 |
69,94 |
1
La Componente 1 della M2 si sviluppa lungo due traiettorie.
La prima riguarda il miglioramento della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare attraverso il potenziamento delle infrastrutture per la raccolta differenziata, l’ammodernamento o lo sviluppo di nuovi impianti di trattamento dei rifiuti. Ciò dovrebbe permettere di colmare il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud, attraverso la realizzazione di progetti ‘faro’ altamente innovativi (es. rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche - RAEE, industria della carta e del cartone, tessile, riciclo meccanico e chimica delle plastiche).
La seconda traiettoria attiene invece allo sviluppo di una filiera agricola/ alimentare smart e sostenibile, riducendo l’impatto ambientale tramite Supply Chain “verdi”.
Valore Economico |
|
Soggetto Attuatore |
2,1 |
Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare |
|
1,5 |
Realizzazione nuovi impianti di gestione rifiuti e ammodernamento di impianti esistenti |
|
0,6 |
Progetti “faro” di economia circolare |
|
2,8 |
Sviluppare una filiera agroalimentare sostenibile |
|
0,8 |
Sviluppo logistica per i settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo |
|
1,5 |
Parco Agrisolare |
|
0,5 |
Innovazione e meccanizzazione nel settore agricolo e alimentare |
Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) |
0,37 |
Sviluppare progetti integrati |
|
0,2 |
Isole verdi |
Ministero della Transizione Ecologica (MITE) |
0,14 |
Green Communities |
|
0,03 |
Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali |
|
Valore Economico |
|
Soggetto Attuatore |
2,1 |
Migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti e il paradigma dell’economia circolare |
|
|
Strategia nazionale per l’economia circolare |
|
|
Programma nazionale per la gestione dei rifiuti |
|
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Supporto tecnico alle autorità locali |
|
2
Per raggiungere la progressiva decarbonizzazione di tutti i settori - particolare attenzione è prestata alla mobilità -, nella Componente 2 sono stati previsti interventi per sostenere la diffusione di rinnovabili, tramite soluzioni decentralizzate e utility scale (tra cui innovative e offshore) e rafforzamento delle reti, e per decarbonizzare gli usi finali in tutti i settori, anche attraverso l’adozione di soluzioni basate sull’idrogeno.
Ruolo di riguardo è accordato alle filiere produttive, per cui si vuole favorire lo sviluppo di Supply Chain competitive nei settori a maggior crescita, riducendo la dipendenza da importazioni di tecnologie e rafforzando R&D nelle aree più innovation-intensive (fotovoltaico, idrolizzatori, batterie per il settore dei trasporti e per il settore elettrico, mezzi di trasporto).
In sintesi, si prevedono:
3
La Componente 3 mira ad accrescere l’efficientamento energetico del parco immobiliare pubblico e privato, il quale rappresenta più di un terzo dei consumi energetici del Paese (oltre il 60% del parco edifici italiano ha più di 45 anni). Oltre all’obiettivo di risparmio energetico e di prevenzione di rischi sismici, queste misure ambiscono a dare impulso all’economia, all’occupazione e alla promozione della resilienza sociale, migliorando le condizioni abitative della popolazione e riducendo il problema della povertà energetica.
In particolare, gli interventi previsti seguono tre linee:
Infine, la Componente 4 è dedicata alla sicurezza del territorio nazionale: contenere i rischi idrogeologici, salvaguardare la biodiversità (es. forestazione urbana, digitalizzazione dei parchi, rinaturazione del Po), eliminare l’inquinamento delle acque e del terreno, garantire la disponibilità di risorse idriche (es. infrastrutture idriche primarie, agrosistema irriguo, fognature e depurazione).
Per il raggiungimento di questi obiettivi, il Piano si propone di dotare il Paese di un sistema integrato di monitoraggio e previsione, tramite l’applicazione di soluzioni avanzate di sensoristica, dati (anche satellitari) e di elaborazione analitica, per identificare tempestivamente i possibili rischi, i relativi impatti sui sistemi (naturali e di infrastrutture), e le conseguenti linee d’azione.
Valore Economico |
|
Soggetto Attuatore |
1,21 |
Efficientamento energetico edifici pubblici |
|
0,8 |
Investimento 1.1: Piano di sostituzione di edifici scolastici e di riqualificazione energetica |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
0,41 |
Efficientamento degli edifici giudiziari |
Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili |
13,81 |
Efficientamento energetico e sismico edilizia residenziale privata e pubblica |
|
13,81 |
Ecobonus e Sismabonus fino al 110% per l'efficienza energetica e la sicurezza degli edifici |
Ministero della Transizione Ecologica / Ministero Economia e Finanze |
0,2 |
Sistemi di teleriscaldamento |
|
0,2 |
Sviluppo di sistemi di teleriscaldamento |
Ministero dell'Interno |
Valore Economico |
|
Soggetto Attuatore |
1,21 |
Efficientamento energetico edifici pubblici |
|
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Semplificazione e accelerazione delle procedure per la realizzazione di interventi per l’efficientamento energetico |
Ministero della Transizione Ecologica |
La Missione 2 è in qualche modo attraversata trasversalmente da un principio innovativo, sia di gestione sia di nuovi strumenti da impiegare per raggiungere la transizione ecologica.
Sicuramente l’espansione del mercato dell'idrogeno è una delle linee di azione che avrà più ampio impatto in termini di ricerca e innovazione. Per rispondere innanzitutto all’esigenza di migliorare la conoscenza delle tecnologie legate all’idrogeno in tutte le fasi (produzione, stoccaggio e distribuzione) entro giugno 2022 verranno definiti i contratti di ricerca e sviluppo dedicati e per l’estate del 2026 si prevede che vengano ultimati almeno 4 progetti R&D.
Si prevede la realizzazione in Italia un grande impianto industriale per la produzione di elettrolizzatori, i dispositivi elettrochimici che consentono di rompere le molecole dell’acqua separando l’idrogeno dall’ossigeno. Entro il 2026 dovremmo raggiungere circa 1 GW di capacità di elettrolisi.
È in agenda anche lo sviluppo di tecnologie per sostenere l’utilizzo finale dell'idrogeno, come ad esempio le celle a combustibile per gli autocarri, e la creazione delle Hydrogen Valleys per promuovere la produzione e l’utilizzo di idrogeno, privilegiando aree industriali dismesse.
Per quanto riguarda il miglioramento della rete elettrica sono stati pensati: interventi di Smart Grid su 115 sottostazioni primarie e rete sottesa per incrementare la capacità di generazione distributiva da fonti rinnovabili, per il potenziamento di capacità, affidabilità, sicurezza della rete elettrica, e la promozione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo per installare 2GW di nuova capacità di generazione elettriche da fonti rinnovabili.
Un ambito di grande interesse sarà il settore agricolo e alimentare, altro settore target di riforme: il traguardo prefissato è quello di rendere l’agricoltura italiana una Agricoltura 4.0, caratterizzata da minore uso di pesticidi, mezzi meno inquinanti, digitalizzazione e nuove tecnologie. Importante anche l’impegno per lo svecchiamento dei processi di lavorazione, stoccaggio e confezionamento dei prodotti del made in Italy alimentare (in particolare l’olio d'oliva, settore strategico il cui mercato ha dato segni di sofferenza negli ultimi anni). Si punta entro il 2024 a dare supporto ad almeno 10 mila imprese agricole e alimentari per investire nell’innovazione di macchinari, nell’economia circolare e nella bio-economia.
Per il 2026 il numero delle imprese sostenute sale a 15 mila.
Tra gli investimenti più rivoluzionari anche quello di digitalizzazione dei 24 parchi nazionali e delle 31 aree marine protette (entro marzo 2023 il 70% dei parchi e aree marine digitalizzati), non solo per modernizzarne la gestione ma anche per aumentarne l’efficienza: sono in programma sistemi di monitoraggio e di valutazione permanente sullo stato di conservazione degli habitat e delle specie, e l’offerta di servizi e attività per i visitatori incentrate sulle risorse locali (natura, enogastronomia, artigianato, arte, cultura, ecc.), sulla sensibilizzazione sui temi del turismo sostenibile e del consumo critico di risorse. Interessante anche il progetto di rinaturazione di 6 aree vaste prioritarie e in particolare dell’aerea PO, per la connessione ecologica e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Per stimolare e sostenere la crescita di un ecosistema di innovazione concentrato sui settori della transizione verde, è prevista inoltre la creazione di un fondo dedicato (“Green Transition Fund”, GTF), con una dotazione di 250 milioni di euro e una strategia focalizzata sui settori green (rinnovabili, mobilità sostenibile, efficienza energetica, economia circolare, trattamento rifiuti, batterie), che verrà utilizzato per investimenti di Venture Capital diretti e indiretti, in startup e incubatori/programmi di accelerazione, al fianco dei più rilevanti VC managers e operatori del sistema.