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01/06/2018

Con VIPCAT aromi naturali e farmaci sempre più ecologici

Il progetto è finanziato da Regione Lombardia con i Fondi Europei POR FESR 2014-2020

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

L’innovazione tecnologica può rendere più ecologici gli aromi naturali. La dicitura ‘naturali’ indica infatti, secondo la classificazione della legislazione europea, prodotti da ‘antenati’ naturali utilizzando metodi naturali e nel caso del progetto VIPCAT, ricorrendo a degli enzimi (tecnicamente, le ‘trasformazioni enzimatiche’). VIPCAT - ovvero “Value Added Innovative Protocols For Cataltic Transformation” – è infatti un progetto che ha anche come obiettivo lo studio di processi innovativi per la preparazione di alcuni componenti di aromi naturali, da utilizzare in applicazioni industriali innovative e originali. Oltre alla produzione di Aromi, uno degli obbiettivi del progetto è l’utilizzo dei suddetti metodi catalitici per la preparazione di intermedi avanzati e principi attivi per l’industria farmaceutica.

Sono 3,1 i milioni di euro che Regione Lombardia mette a disposizione per questo progetto attraverso i Fondi Europei POR FESR 2014-2020, su un totale di 5,5 milioni di costi complessivi: risorse già stanziate dall’ente regionale tramite lo strumento degli Accordi per la Ricerca e l’Innovazione. Gli Accordi finora approvati sono 32, per un finanziamento complessivo di 106 milioni di euro. Si tratta di intese che superano la logica del bando: consistono infatti in un vero e proprio patto negoziale tra Regione Lombardia e un’aggregazione composta da almeno un’impresa (di qualunque dimensione) e un centro di ricerca e/o Università, che presenti un’innovazione di prodotto o di processo di altissimo profilo.

L’ALLENZA TRA IMPRESE E CENTRI DI RICERCA

Capofila del progetto VIPCAT è la srl bergamasca Flamma Innovation, a cui si aggiungono Resindion, società attiva in campo chimico e la produttrice di aromi PA Aromatics Flavors. Anche in questo caso, forte è la sinergia tra mondo delle imprese e atenei: il partenariato comprende l’Università degli Studi di Pavia, il Consiglio Nazionale delle Ricerche con l’Istituto di Chimica del Riconoscimento Molecolare e il Politecnico di Milano, con il dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica “G. Natta”.

ADDIO AI REAGENTI TOSSICI

Nello specifico, l’attività del gruppo di ricerca di cui Flamma Innovation si fa capofila è finalizzata allo sviluppo di nuovi reagenti organometallici, nuove reazioni biocatalitiche e nuove tecnologie di immobilizzazione di enzimi, e la loro applicazione per la produzione di aromi, principi attivi ed intermedici sintetici avanzati. L’applicazione di procedure biocatalitiche e nuove tecnologie di immobilizzazione di enzimi consente di aumentare la produttività, abbattere i costi di esercizio e assicurare un minor impatto ambientale. Vengono infatti sostituiti reagenti estremamente tossici (CO, Cl2, e F2) e ciò permette di evitare l’applicazione della direttiva Seveso III, che impone costi molto elevati legati a infrastrutture, spese di manutenzione e sorveglianza continua, formazione del personale.

LE RICADUTE SUL TERRITORIO

Le tecnologie sviluppate nell’ambito del progetto sono ancora poco diffuse a livello nazionale e in Lombardia: dalla flow-chemistry alla biocatalisi, fino all’‘immobilizzazione’ di enzimi/reattivi su supporto solido. I prodotti così realizzati andrebbero incontro alle richieste dell’industria farmaceutica, inoltre si creerebbe un know-how specifico su materie prime per l’industria degli aromi e delle fragranze fino a ora assente sul territorio lombardo. In particolare, su flow-chemistry di enzimi immobilizzati su matrice polimerica il progetto contribuirà a generare nuove conoscenze, pronte per essere applicate a un settore industriale in forte sviluppo.

FLOW-CHEMISTRY: COS’E’

La flow-chemistry merita un approfondimento. Si tratta di una tecnica che permette di utilizzare in modo sicuro condizioni di reazione molto ‘severe’. Di recente, sta suscitando un crescente interesse per la maggiore sicurezza, qualità, efficienza dei costi e flessibilità complessiva della produzione che riesce a garantire. Tale procedimento consente infatti di realizzare ad esempio reazioni esotermiche che non sono possibili con i reattori discontinui; inoltre, i miglioramenti del design dei reattori continui moltiplicano le possibilità di reazione. La Flow Chemistry permette di ottenere processi produttivi più efficienti (riduzione dei tempi), maggiore sicurezza degli operatori e minor impatto ambientale (riduzione di rifiuti). Queste tecniche, applicate principalmente per produzione su piccola scala, necessitano di soluzione applicative industriali con l’utilizzo di reattori dedicati.

“L’opportunità data dal progetto VIPCAT mira ad un incremento della conoscenza e della corretta progettazione dei processi in continuo e degli studi di stato solido con un’ottica green con un notevole impatto da un punto di vista di sviluppo industriale, di efficienza ed economicità delle produzioni e di sicurezza”, sottolinea l’amministratore delegato di Flamma Innovation, Gian Marco Negrisoli.

DATI SULL’INDUSTRIA DEGLI AROMI NATURALI

Gli aromi sono specialità prodotte sia a partire da materie prime di origine naturale con procedimenti fisici, enzimatici e microbiologici, sia con sostanze prodotte per sintesi chimica. Le sostanze che compongono gli aromi devono rispettare precisi requisiti di purezza, sicurezza e innocuità per la salute del consumatore, in base a quanto disposto dalla sempre più severa legislazione europea.

La funzione dell’aroma è impartire sapore a prodotti alimentari, bevande, mangimi per animali, prodotti medicinali, cosmetici e anche tabacchi. In determinate applicazioni, come ad esempio le bibite, gli snacks e le caramelle, l’aroma costituisce il principale ingrediente che caratterizza e distingue il prodotto, mentre in altre, quali ad esempio i prodotti a base di carne, i gelati e i liquori, svolge un ruolo di integrazione e completamento del sapore.

I comparti utilizzatori di aromi sono le industrie alimentari, farmaceutiche, cosmetiche e dell’alimentazione animale. Nel settore “Aromi e fragranze” in Italia sono attive circa 50 aziende di piccole medie dimensioni, comprese le multinazionali con un fatturato di circa 350 milioni di euro.

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