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Premio Lombardia è Ricerca

28/12/2021

Premio Lombardia è Ricerca, un progetto per piante resilienti e più produttive

Cinque centri lombardi al lavoro con i tre vincitori per studi su fotosintesi naturale e artificiale

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia

Un progetto per posizionare la Lombardia all’avanguardia negli studi sulla fotosintesi, naturale e artificiale. Con l’obiettivo, concreto, di arrivare a migliorare la resistenza e la produttività di alcune colture fondamentali grazie a processi di fotosintesi più efficienti.

È questa la ricaduta sul territorio del Premio internazionale “Lombardia è Ricerca”, il riconoscimento di Regione Lombardia da 1 milione di euro dedicato a scoperte con impatti rilevanti sulla vita dei cittadini nell’ambito Life Science.

Tema dell’edizione 2021 è stata la Sostenibilità ambientale e ha visto la premiazione di tre ricercatori - Pierre Joliot, Marcella Bonchio e Markus Antonietti - per i loro studi sull’“energia pulita dalla fotosintesi artificiale ispirata ai meccanismi della natura”.

In prospettiva infatti le loro ricerche potranno portare a ottenere idrogeno ‘verde’, prodotto in modo sostenibile dalla scissione dell’acqua nei suoi elementi chimici fondamentali - ossigeno e idrogeno - mediante processi di fotosintesi artificiale che sfruttano l’energia solare, sul modello di quanto fatto dalle piante.

Una peculiarità del Premio “Lombardia è Ricerca” è poi quella di prevedere la destinazione del 70% del suo importo - pari a 700 mila euro - a enti di ricerca lombardi, scelti dai vincitori per avviare con loro una collaborazione scientifica.

Per questa IV edizione, Joliot, Bonchio e Antonietti hanno dunque individuato cinque strutture e altrettanti referenti lombardi: il gruppo di ricerca “PhotoLab” diretto da Paolo Pesaresi dell’Università degli Studi di Milano; il gruppo “PorousMat Lab” diretto da Silvia Bracco di Milano Bicocca; il “Plant PhotoLab” diretto da Alberta Pinnola dell’Università di Pavia; il “FemtoLab” coordinato da Margherita Maiuri del Politecnico di Milano; la “Photosynthesis Research Unit” coordinata da Stefano Santabarbara del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Questo permetterà di portare sul territorio e di coordinare gli studi più promettenti sulla fotosintesi, naturale e artificiale, grazie a un progetto comune interdisciplinare: Enhancing Photosynthesis.

L’obiettivo di Enhancing Photosynthesis è aumentare l’efficienza fotosintetica in ambiente naturale e artificiale dando un nuovo impulso alla ricerca fondamentale sui meccanismi della fotosintesi - intesa nella accezione più ampia di sfruttamento dell’energia solare -, per garantire in futuro uno sviluppo sostenibile, pulito e neutro quanto a emissioni di CO2 e per aumentare la resa agricola di alcuni cereali.

Tra le attività previste c’è ad esempio l’esplorazione della variabilità genetica disponibile in orzo per migliorarne la capacità fotosintetica e la produttività.

Per raggiungere questi traguardi, il progetto finanziato dal Premio “Lombardia è Ricerca” si promette inoltre di stabilire una piattaforma/hub di spettroscopia ottica, uno dei metodi di elezione per lo studio dei processi fotosintetici. L’idea poi è di mantenere la piattaforma funzionale anche al termine del progetto, per supportare la partecipazione dei gruppi di lavoro a bandi futuri e come strumentazione aperta ad altri ricercatori del settore.

Il progetto, i suoi protagonisti e le loro competenze, i progressi fatti verranno raccontati ai cittadini in una pagina web dedicata, per favorire il più possibile la diffusione della conoscenza su questi processi e sulla loro importanza per un futuro più sostenibile.

Scopri di più sul Premio “Lombardia è Ricerca” e sul progetto lombardo Enhancing Photosynthesis: vai alla pagina dedicata, clicca qui.

 

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