Sebbene l'uso dell'IoT per i “servizi alla persona” sia un campo tutto da esplorale, il rapporto tra tecnologie emergenti e Servizi Sociali, in questa fase, non registra un’attenzione particolare da parte degli operatori e dagli “attori” del Sociale. Ma sarebbe almeno da prendere in considerazione.
Si parla diffusamente di IoT e di Smart home. Ma cosa inciderebbe, nel quotidiano, l’uso delle nuove tecnologie? E contemporaneamente al percorso di approfondimento possiamo chiederci quale ruolo possono avere le risorse messe a disposizione dal PNRR?
Il mercato globale dell'IoT è sulla buona strada per superare i 2,4 trilioni di dollari (Euro) all'anno entro il 2027 e più di 41 miliardi di dispositivi saranno connessi a Internet entro il 2027. L'Internet delle cose (IoT) offre molti vantaggi nella vita di tutti i giorni, tra cui costi operativi ridotti, nuove informazioni sui consumi e opportunità per ottimizzare le incombenze domestiche e quotidiane.
Sono utilizzi e applicazioni ancora tutte da esplorare che necessitano di supporto all’attivazione ma, come è stato con lo smartphone o altre tecnologie venute avanti negli ultimi anni, certamente si affermeranno.
Quali sono i vantaggi dell'IoT nella gestione casalinga?
In una fase di attenzione massima alle utenze, la prima è di ridurre i costi operativi fornendo informazioni in tempo reale. I dispositivi avvisano in modo proattivo del loro stato in modo che si possa programmare la manutenzione e ottimizzare l'efficienza operativa e aiutare a ridurre i costi.
Ma quali potrebbero essere le implicazioni nella riduzione dei costi dell'assistenza? Quanto incidono oggi i costi dell'assistenza domiciliare, sul monte costi complessivo dell'intervento sociale? Quanto di potrebbe risparmiare? E, soprattutto, quanto migliorerebbero la qualità della vita delle persone?
Non abbiamo ricerca, né best practice, nemmeno all’estero.
I dispositivi IoT ci aiutano a tracciare, monitorare, scoprire e analizzare i dati più velocemente. Le persone e i loro caregiver, possono vedere i cambiamenti o le tendenze nel comportamento mentre si verificano. La tecnologia IoT avanzata può migliorare l’assistenza, personalizzandola in base alle esperienze passate. Pensiamo ai localizzatori durante gli spostamenti, o controlli personalizzati offerti tramite un'app mobile delle persone quando entrano o escono di casa, o la sensoristica che controlla i tempi di permanenza a letto. I dispositivi IoT possono aiutare i caregiver a raccogliere, trasmettere e analizzare i dati personali che ha e che raccoglie, contribuendo alla valutazione sull’andamento dell'esperienza.
Il PNRR potrebbe, se utilizzato per l’innovazione, aiutarci a migliorare? La risposta è Si.