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Premio Lombardia è Ricerca

23/10/2023

Premio ‘Lombardia è Ricerca” per studenti, ecco le tre scuole vincitrici

Da Castellanza, Merate e Milano app e prototipi innovativi per un maggiore benessere

Redazione Open Innovation

Redazione Open Innovation

Con il loro prototipo di calcio balilla per diversamente abili - sviluppato con un progetto intitolato ‘Kick On – Siete bravi nel vostro campo… lo sarete anche nel mio?’ - Hasani Xeherito, Nicholas Puglia, e Usman Shahzad dell’Istituto Tecnico ‘Cipriano Facchinetti’ di Castellanza (Varese) si aggiudicano il Premio ‘Lombardia è ricerca’ per studenti, promosso in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale e dedicato alla promozione di app e strumenti per la prevenzione e la promozione di stili di vita sani.

Lo hanno annunciato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi, ricordando che i ragazzi saranno premiati l’8 novembre al Teatro alla Scala di Milano nel corso della Giornata della Ricerca, dopo i vincitori del Premio internazionale “ Lombardia è Ricerca” 2023, Rosenberg e June.

Sul secondo gradino del podio arrivano dieci ragazzi dell’Istituto ‘Viganò’ di Merate (Lecco) e sul terzo 24 studenti del Liceo scientifico ‘Vittorio Veneto’ di Milano.

I tre gruppi di studenti riceveranno dalla Regione Lombardia rispettivamente 15.000, 10.000 e 5.000 euro. Ulteriori 5.000 euro andranno a ognuno degli istituti di provenienza dei vincitori, da destinare al miglioramento di materiali e/o strumenti che favoriscano le attività didattiche degli studenti.

Il primo classificato: un calcio balilla per tutti dal Facchinetti di Castellanza

I vincitori hanno creato un prototipo di calcio balilla adatto anche a giocatori disabili, in particolare a persone con disabilità agli arti superiori e affetti da patologie come la tetraparesi distonica di tipo spastico, patologia che non permette un uso efficiente degli arti superiori. Hanno dunque realizzato un calcetto con le stecche motorizzate per fare entrambi i movimenti, sia circolare (tiro) che lineare (spostamento giocatore). L’obiettivo? Lo hanno raccontato gli stessi ragazzi: “La cura e l’inclusione delle persone, realizzando un dispositivo a impatto ecologico zero, dato dal riciclo del materiale. Dalle ricerche svolte e dalle riunioni fatte con il presidente della Federazione paralimpica, non risulta esserci un prodotto simile a questo, quindi possiamo dire che è unico”.

Davvero elevato anche l’impatto sociale del progetto, visto che uno dei tre studenti che lo ha messo a punto è anche tra i destinatari del progetto stesso, perché appunto da una patologia che non gli permette di usare le braccia. “Per lui è stata una spinta a non lasciare la scuola, questo stesso anno è tornato solo per portare avanti questo progetto e grazie a questo la sua vita cambierà: abbiamo scoperto quali sono i suoi talenti e ora possiamo aiutarlo a svilupparli”.

Il secondo posto a un guanto molto speciale dell’ISS Viganò di Merate

Al secondo posto dieci studenti della 4H dell’ISS ‘Viganò’ di Merate, con il progetto intitolato ‘Smartwear’, studiato per rispondere alle necessità di un bambino di quattro anni con una paralisi cerebrale infantile. Oltre a non aver alcun movimento spontaneo, il piccolo non può vedere e non parla, ma ha preservato il canale uditivo e quello tattile. Il bambino usa diversi tutori, tra cui guanti personalizzati che gli permettono di mantenere la mano nella posizione fisiologica ma che gli danno fastidio per la posizione che assume il pollice. “Abbiamo quindi pensato – hanno spiegato i ragazzi – di implementare dei rinforzi positivi (musica e vibrazione) quando indossa il tutore ortopedico, come concordato con gli specialisti sanitari e l’educatrice”.

Il prodotto si compone quindi di un guanto, degli occhiali, di un bracciale e di un’interfaccia grafica che funge da telecomando. Il tutto per creare un’attività ludica in grado di connettere il bambino all’ambiente, per aumentare la sua qualità di vita e il suo benessere.

Terzo posto al Vittorio Veneto, agli ideatori di una Healthy Room nel Metaverso

Vincono infine anche 24 ragazzi del liceo scientifico statale ‘Vittorio Veneto’ di Milano, che si sono aggiudicati il terzo posto grazie al progetto ‘Healty rooms: live, treat and be well’. Il prodotto realizzato è uno spazio dedicato alla salute mentale costruito con una app di Metaverso. Lo spazio realizzato è articolato in cinque aree tematiche: ‘Salute e sport’, ‘Le dipendenze’, ‘Humanities e salute mentale’, ‘Psicologia e colori’, ‘Società e ambiente’.

“Abbiamo utilizzato il Metaverso – hanno raccontato gli studenti – per muoverci nel mondo del benessere psico-fisico attraverso portali interattivi, immagini, link, podcast, con l’obiettivo di informare e sensibilizzare sui corretti stile di vita e su un tema ancora oggetto di pregiudizio come quello della salute mentale”.

Fontana: giovani pronti a mettersi a disposizione degli altri

“Mi fa molto piacere che così tanti giovani – ha commentato il presidente Fontana – abbiano voluto testare le proprie abilità e competenze non solo immaginando, ma soprattutto realizzando, un qualcosa che potesse aiutare un amico. Questo mettersi a disposizione degli altri conferma che i nostri giovani, quando vogliono, sanno incarnare perfettamente quello spirito lombardo che rende grande la Lombardia non solo in Italia, ma anche in Europa. I giovani sono il nostro futuro e anche in questa occasione hanno confermato che possiamo puntare su di loro”.

Fermi: investiamo sui giovani con lungimiranza

“Quest’anno il livello dei progetti presentati era davvero elevato – ha aggiunto l’assessore Fermi – e la giuria ha fatto fatica a stilare una graduatoria. Mi ha entusiasmato soprattutto il fatto che i ragazzi si siano impegnati per trovare una soluzione a un problema reale, che riguardava qualcuno a loro vicino. Il fatto che si siano avvicinati alla ricerca e all’innovazione è già un successo, il fatto che lo abbiano fatto per aiutare un compagno o un amico è anche commovente. Da sempre sostengo che la Regione deve investire sui giovani e con questo Premio lo fa in maniera lungimirante”.

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