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16/07/2024

Università, Regione Lombardia aumenta importo borse di studio e tetto ISEE

L’assessore Fermi: ampliata anche la platea dei beneficiari. Fino a 7 mila euro per i fuorisede

Redazione Open Innovation

Regione Lombardia amplia la platea dei beneficiari delle borse di studio per l’anno accademico 2024/2025, aumenta i limiti reddituali per l’accesso ai benefici (l’ISEE sale a 26.306,25 euro, pari a +1.971,14 euro rispetto allo scorso anno) e incrementa del 5,4% l’importo delle borse.

Lo ha deciso la Giunta regionale con una delibera su proposta dell’assessore all’Università, Ricerca e Innovazione, Alessandro Fermi.

Più fondi per studenti disabili e per studentesse STEM

L’importo medio sarà quindi pari a 7.017 euro per gli studenti fuori sede (+ 360 euro rispetto allo scorso anno), 4.102 euro per gli studenti pendolari (+ 211 euro) e 2.927 euro per gli studenti in sede (+ 150 euro).

Inoltre, gli studenti con ISEE compreso fino a 13.153,13 euro potranno beneficiare di un ulteriore incremento del 15% che diventa del 40% per gli studenti con disabilità. Per gli iscritti a più corsi di laurea e per le studentesse iscritte alle lauree STEM scientifiche ci sarà una maggiorazione della borsa del +20%.

Fermi: vogliamo continuare a rimanere attrattivi

Sono decisamente soddisfatto di quanto siamo riusciti a fare per chi studia in Lombardia. Il nostro primo obiettivo – ha detto Fermi – è sostenere e ampliare la platea dei beneficiari che, lo scorso anno, sono stati circa 28.500. Il Sistema universitario lombardo è fortemente attrattivo e accoglie oltre 320.000 studenti, di cui quasi il 30% arriva da fuori regione e il 10% dall’estero, con un numero di idonei fuori sede pari a circa il 46%. Vogliamo continuare a essere così attrattivi anche in futuro”.

“La Lombardia, proprio per l’attrattività del suo Sistema universitario – ha concluso l’assessore – deve fronteggiare un fabbisogno sempre crescente. Insieme ai nostri Atenei, che non smetterò mai di ringraziare per quanto fanno ogni anno anche in questo campo, continueremo a sollecitare la definizione dei LEP nazionali e la conseguente revisione dei criteri nazionali di riparto dei fondi. È necessario, infatti, che si tenga maggiormente conto dell’attrattività del Sistema universitario e dei livelli e dimensione dei servizi DSU erogati”.

Sulla base dei requisiti essenziali fissati dalla delibera regionale, i soggetti gestori del Diritto allo Studio Universitario (DSU) – Università, Istituzioni AFAM e Scuole Superiori per Mediatori Linguistici – procederanno poi a emanare i singoli bandi per l’accesso degli studenti alle borse di studio.

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