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15/12/2025

Realtà virtuale in oncologia: lo studio di Statale e Bicocca

Una ricerca per migliorare la percezione del tempo e dell’esperienza nelle sedute di chemioterapia

Redazione Open Innovation

Supportare il paziente durante le terapie oncologiche intervenendo sulla percezione soggettiva del tempo. Questa è la sfida della ricerca “Proof of Concept TIMELAPSE. A VR application for speeding up time passage during chemotherapy”.

Il sostegno dell’ERC

Il progetto è finanziato dall’European Research Council nell’ambito del progetto AN-ICON coordinato dal professor Andrea Pinotti e realizzato dal Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” dell’Università degli Studi di Milano, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Fondazione IRCSS San Gerardo dei Tintori e in partnership con l’azienda danese Khora, specializzata in soluzioni immersive per l’healthcare.

Tutto nasce da un’intuizione di Federica Cavaletti, Head of Research Unit di TIMELAPSE, che ha portato allo sviluppo di “Track of Time”, l’applicazione di realtà virtuale (VR) in grado di migliorare il passaggio soggettivo del tempo durante la chemioterapia, attraverso metodi innovativi che hanno unito la ricerca teorica a un approccio incentrato sul paziente.

L’esperimento: un design partecipativo

L’esperienza è stata testata su un campione di 30 pazienti con tumore alla mammella in cura chemioterapica presso il Centro di Ricerca dell’Ospedale san Gerardo di Monza, diretto dalla professoressa Marina Elena Cazzaniga.

Durante lo studio clinico, le pazienti sono state osservate in due sessioni di chemioterapia: una condotta come di consueto, l’altra con l’accompagnamento dell’esperienza VR.

Il contenuto nasce da sessioni di co-progettazione che hanno coinvolto il team di ricerca e alcune pazienti. Il risultato è l’esperienza di un viaggio in treno attraverso un paesaggio piacevole e rilassante, durante il quale ci si può godere il panorama

I risultati

I risultati dell’esperienza VR sono molto positivi: oltre il 90% delle partecipanti ha gradito l’esperienza, più dell’85% l’ha trovata utile inoltre il 74% non aveva mai utilizzato la realtà virtuale prima e non ha riportato difficoltà di accesso.

Durante la sessione le pazienti hanno pensato meno al trascorrere del tempo e la maggioranza ha percepito lo scorrere del tempo come molto o estremamente rapido.

L’applicazione ha inoltre superato il test di tollerabilità, con oltre l’85% del campione che non ha riportato sintomi tipici dell’uso dei visori come mal di testa, nausea, affaticamento, capogiri.

L’applicazione “Track of Time” sarà resa disponibile sia attraverso un sistema di licensing rivolto a ospedali e centri medici, sia tramite distribuzione diretta al paziente.

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