L’introduzione dei sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) nel settore della pubblica amministrazione apre la strada a una nuova era, ricca di opportunità ma non priva di sfide. In un’epoca dominata dalla digitalizzazione, l’adozione dell’IA promette di trasformare radicalmente il modo in cui vengono erogati i servizi pubblici, offrendo soluzioni innovative per una gestione più efficiente e una risposta più tempestiva alle esigenze dei cittadini.
L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nella Pubblica Amministrazione rappresenta un’opportunità di innovazione senza precedenti che richiede di essere affrontata con gli strumenti adeguati.
Il contesto normativo
A tal proposito, l’Agenzia per l’Italia Digitale ha recentemente pubblicato il Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione 2024-2026, il documento di programmazione strategica per la PA, frutto di un’attività di concertazione tra amministrazioni e soggetti istituzionali.
All’interno del Piano viene riconosciuto il potenziale dell’IA come una tecnologia estremamente utile per la modernizzazione del settore pubblico. Tra le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale vi sono la capacità di automatizzare attività di ricerca e analisi delle informazioni semplici e ripetitive, potenziare le capacità predittive e migliorare il processo decisionale basato sui dati, oltre a supportare la personalizzazione dei servizi incentrati sull’utente. Il Piano enfatizza l'importanza della trasparenza, della responsabilità e dell’inclusività, ma soprattutto della privacy e della sicurezza.
Infatti, il tema della violazione dei diritti fondamentali è uno dei principali rischi causati dall’impiego di sistemi di IA. Per mitigare questi rischi, il 21 maggio 2024 il Consiglio Europeo ha approvato in via definitiva “l’AI Act”, la legge europea sull’Intelligenza Artificiale che disciplina lo sviluppo, l’immissione sul mercato e l’uso dei sistemi di Intelligenza Artificiale nell’Unione Europea. Il presente regolamento, il primo al mondo in materia, stabilisce una serie di obblighi per fornitori e sviluppatori di sistemi di intelligenza artificiale in base a diversi livelli di rischio identificati.
In questo scenario un prezioso contributo arriva anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (d’ora in poi PNRR) che, nell’ambito della Missione 1 Componente 1 “Digitalizzazione, Innovazione e Sicurezza nella PA”, stanzia dei fondi dedicati per realizzare gli obiettivi di crescita digitale e di modernizzazione delle infrastrutture della PA per il rilancio del Sistema Paese.
Inoltre, con l’approvazione del Consiglio dei Ministri, l’Italia ha adottato il Programma Strategico per l'Intelligenza Artificiale (IA) 2022-2024. Allineato con la Strategia Europea, questo programma delinea ventiquattro politiche da implementare per potenziare il sistema IA in Italia. Fra le linee di intervento promosse dal Programma Strategico vi sono anche quelle dedicate alla semplificazione e personalizzazione dell’offerta dei servizi pubblici e all’innovazione delle amministrazioni..
In linea con quanto previsto dal Programma Strategico, il 23 Aprile è stato reso pubblico dal Governo un disegno di legge approvato dal Consiglio dei Ministri che sarà sottoposto al Parlamento per introdurre nel nostro ordinamento le disposizioni normative necessarie per l’utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale (DDL S. 1116/2024)
L’Intelligenza Artificiale e la sfida tecnologica in Lombardia
L'intelligenza artificiale offre un’ampia gamma di potenzialità, migliorando l’efficienza, riducendo i costi e ampliando i servizi disponibili per i cittadini. Una ricerca del Forum della Pubblica Amministrazione ha evidenziato che l’adozione dell'IA avrà un impatto significativo sul settore pubblico, coinvolgendo circa il 57% dei dipendenti, quindi circa 1,8 milioni di lavoratori, che si troveranno a confrontarsi con questa nuova tecnologia.
In questo contesto, si inserisce la Lombardia, regione leader nell’impegno verso un cambiamento più innovativo e sostenibile. La Regione ha compreso le potenzialità derivanti dell’impiego di sistemi di Intelligenza Artificiale ed è consapevole che, se ben utilizzata, questa tecnologia può essere un valido strumento per semplificare, sburocratizzare, snellire le procedure e accorciare le distanze tra istituzioni e cittadini.
L’introduzione di sistemi di Intelligenza Artificiale nei servizi pubblici offre una vasta gamma di opportunità. Le nuove tecnologie di analisi predittiva stanno infatti portando a una vera e propria rivoluzione nell’ambito della Pubblica Amministrazione, permettendole di anticipare le necessità dei cittadini e pianificare interventi mirati.
Le possibili applicazioni
Grazie alla capacità di analizzare i dati storici, l’Intelligenza Artificiale riesce a individuare tendenze emergenti che consentono alla PA di adattare le proprie politiche in maniera proattiva, preparandosi così ad affrontare le sfide future. Questo approccio è particolarmente vantaggioso in settori come la sanità, dove l’analisi dei dati dei pazienti può portare alla formulazione di piani di cura personalizzati, migliorando i risultati terapeutici, prevenendo recidive ed emergenze epidemiologiche e contenendo i costi sanitari senza compromettere la qualità dell’assistenza.
A supporto dei dipendenti della Pubblica Amministrazione intervengono anche le chatbot e gli assistenti virtuali alimentati da Intelligenza Artificiale. Questi ultimi consentono al personale umane di concentrarsi su compiti più complessi, riducendo i tempi di attesa, in quanto sono in grado di fornire risposte immediate a domande comuni.
I sistemi di Intelligenza Artificiale intervengono anche nell’efficientamento delle risorse umane e finanziarie della pubblica amministrazione. Gli algoritmi di pianificazione del personale si adattano in modo dinamico alla domanda di servizi, assicurando un uso efficiente delle risorse disponibili.
Infine, l’Intelligenza Artificiale può giocare un ruolo fondamentale nel migliorare l’accessibilità dei servizi pubblici facilitando l’accesso ai servizi alle persone con disabilità. Ciò è possibile mediante l’introduzione di diversi sistemi come, ad esempio, sistemi di lettura vocale, moduli online accessibili, sistemi di riconoscimento vocale e di scrittura predittiva.
È fondamentale sviluppare queste applicazioni con un approccio inclusivo, considerando le esigenze specifiche delle persone con disabilità durante la fase di progettazione e di implementazione.
In conclusione, gli strumenti di Intelligenza Artificiale stanno diventando fondamentali nella modernizzazione della Pubblica Amministrazione. L’adozione di queste tecnologie può migliorare significativamente l’efficienza, la trasparenza, l’accessibilità e la qualità dei servizi pubblici, arricchendo l’esperienza complessiva dei cittadini. Tuttavia, questa transizione richiede un approccio strategico e responsabile che consideri attentamente le implicazioni etiche e sociali.
Per fare un punto sulle misure messe in atto dal PNRR e sull’impiego dell’IA consigliamo la visione della nostra video-intervista "Trasformazione digitale e PA, dove siamo e cosa manca" al Professor Luca Gastaldi, Direttore dell’Osservatorio Agenda Digitale del Politecnico di Milano.