Nel settore agroalimentare sembra particolarmente interessante lo sviluppo di alimenti funzionali, i così detti nutraceutici, per la prevenzione ed il trattamento di patologie infiammatorie quali la sindrome del colon irritabile (IBS) e la dermatite atopica (AD). Il microbiota umano (cosiddetta flora intestinale) colonizza ogni superficie del corpo esposta all’ambiente esterno: pelle, vie respiratorie, vie urogenitali e tratto gastrointestinale; è un ecosistema complesso e gioca un ruolo cruciale nel mantenimento dell’omeostasi e nel determinismo di svariate malattie.
La sindrome da intestino irritabile (IBS) è un disturbo funzionale estremamente comune, si stima infatti che circa il 10-20% della popolazione adulta ne presenti i sintomi. Il progetto intende individuare alcuni probiotici efficaci nel trattamento e la prevenzione dell’IBS, associandoli singole specie e ceppi batterici. La dermatite atopica (AD) è invece una malattia infiammatoria cronica della pelle che interessa il 5-20% dei bambini e l’1-3% degli adulti, con notevoli effetti negativi sulla qualità della vita. L’AD è una malattia multifattoriale tipicamente trattata con corticosteroidi topici, la cura deve però essere integrata con ulteriori rimedi ed in questo senso un aiuto potrà arrivare dai probiotici. Diversi studi hanno infatti verificato la capacità da parte di alcuni batteri di ridurre la gravità della malattia.
Specializzazione: Agroalimentare
Keywords: Benessere,qualità della vita,Salute
Altro capofila: Sanofi Spa
Partenariato: Roelmi HPC Srl,Consorzio Italbiotec,Bict Srl,ASST Fatebenefratelli Sacco,Università degli Studi di Milano
Impatto territoriale:
Scopo del progetto è approfondire le conoscenze nel settore della nutraceutica con impatti sia sul settore agroalimentare sia sull’industria della salute. Si ricercano prodotti idonei a categorie di cittadini sensibili: prodotti e sistemi per l’invecchiamento attivo, alimenti funzionali per la prevenzione di “dismetabolismi” (allergie e intolleranze alimentari). Il mercato potenziale è molto vasto e interessa in Europa oltre il 20% della popolazione.
Impatto sulla S3:
La ricerca intende superare le criticità maggiori imputate alla nutraceutica dai medici: stabilità/colonizzazione/ceppo specificità nel caso dei probiotici, biodisponibilità e assorbimento per altri principi attivi. In ambito tecnologico verranno migliorate anche le competenze di diagnostica molecolare e individuati nuovi modelli in vitro, ex vivo e animali.
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