Secondo quanto riportato dal Digital Economy and Society Index - DESI 2022, la trasformazione digitale è sempre più diffusa in Europa, con alcuni Paesi leader come Finlandia, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia, mentre altri, come Italia, Polonia e Grecia, stanno cercando di colmare il divario iniziale.
La trasformazione digitale interessa sia l’adozione di tecnologie digitali, sia l’acquisizione delle necessarie competenze.
Se si parla allora di abilità digitali e di capitale umano, le statistiche indicano che, nonostante l’87% della popolazione europea (compresa tra i 16 e i 74 anni) utilizzi Internet regolarmente, solo il 54% possiede le competenze digitali di base.
Una quota che si abbassa ulteriormente per l’Italia (46%), al quart’ultimo posto della classifica prima di Polonia, Bulgaria e Romania.
In merito a ciò l’Italia ha avviato un piano di riforme del sistema di istruzione che prevede la programmazione informatica e la didattica digitale come settori prioritari nei programmi di formazione degli insegnanti, così che dal 2025/26, lo sviluppo delle competenze digitali dovrebbe essere incluso nei programmi delle scuole di ogni ordine e grado.
Per quanto riguarda l’istruzione tecnica post-secondaria e la formazione professionale, è stata rafforzata la rete degli ITS, tanto che il 50% degli istituti utilizza tecnologie 4.0.
Inoltre, è stato avviato il piano “Scuole connesse” con l’obiettivo di fornire servizi di connettività internet gratuiti a 10 mila scuole.
Entro il 2026 si prevede connessione internet a banda larga in tutti gli istituti scolastici.